IL SANTO DELLA DOMENICA - DA MONTERO A LUIZ, PASSANDO PER ROCCHI. ECCO COSA CI ASPETTIAMO..
Il primo pensiero va ad un simbolo della nostra Juve attualmente in difficoltà: Paolo Montero, che con la sua Next Gen sta attraversando un momento davvero complicato. I ragazzi non riescono a decollare, anzi si trovano al penultimo posto in classifica con appena sei punti, frutto di una vittoria tre pareggi e cinque sconfitte. Girone difficile quello del sud, guarda caso ci è finita proprio la Juve, squadra rinnovata in quasi tutti i suoi elementi. Paolo, sapeva di dover affrontare una sfida non facile, ma forse non cosi. Anche l’anno scorso, i bianconeri iniziarono male, per poi riprendersi e portare avanti una cavalcata importante fino ai play off. Occorre dunque dare fiducia a Montero, sperando in una veloce inversione di tendenza, senza mai dimenticare il lavoro svolto con la primavera, e la disponibilità del gladiatore a dire “ obbedisco” quando ci fu, vero a stagione ormai finita, da sostituire Allegri.
Il pareggio con il Cagliari, e i clamorosi errori del signor Marinelli, imperdonabile la simulazione fischiata a Conceicao, sono ancora vivi e vegeti. Amplificati dall’emergenza totale con la quale sabato si dovrà affrontare la Lazio. Eppure, già alla ripresa sarà fondamentale fare bottino pieno, perché si entra in una fase di stagione in cui i punti persi, vedi appunto domenica scorsa, devono essere recuperati. In una settimana, Lazio, Stoccarda e Inter, diranno qualcosa in più sulle prospettive future, soprattutto in campionato. Certo, dover giocare con tre quarti di attacco fuori causa non è la più bella delle situazioni, ma dalla necessità potrebbe uscire qualche opportunità. L’appello è soprattutto per Luiz, oggetto misterioso fino a questo momento. Sabato prossimo, magari avvicinato alla porta, potrebbe diventare un’occasione per cancellare le ultime prestazioni. Lo stesso Vlahovic, che sia chiaro al netto del grave errore di domenica scorsa sta viaggiando a buone medie, avrà l’opportunità per far riprendere quanto tolto per poca lucidità e magari stanchezza nella gara di una settimana fa.
Insomma, il concetto espresso da Motta, senza Bremer ognuno dovrà dare qualcosa in più, deve ora essere messo in pratica, al netto delle tante assenze che complicheranno almeno sulla carta la già difficile partita con la Lazio.
Speriamo poi ( perché la speranza è sempre l’ultima a morire, vero Rocchi?) che gli ultimi disastri della classe arbitrale abbiano insegnato qualcosa a chi di dovere. Perché se si vuole tornare a parlare di errori, e non di altro, se si vuole tornare a rendere credibile un prodotto che di credibilità ne perde ogni domenica, se si vuole abbassare la tensione, qualcosa deve, e sottolineiamo deve, essere fatto. A cominciare dalla buona abitudine, che sembra smarrita, di sospendere i direttori di gara. Per proseguire, e non crediamo di chiedere chissà che, con la richiesta esprimere giudizi “ sereni” da parte dei commentatori, sugli episodi che vedono protagonista, suo malgrado, la Juventus. Ricordatevi amici miei, il tifoso oggi ha ancora la possibilità e la capacità di scegliere. E non subisce più passivamente, né dagli spalti dello stadio, né dal divano di casa. La misura è colma, ma nonostante tutto, pare che qualcuno ancora non l’abbia capito…