IL SANTO DELLA DOMENICA - ALLA RICERCA DELLA JUVE PERDUTA. SPALLETTI LE PROVA TUTTE
Stavolta per chiudere definitivamente la questione John Elkann oltre al comunicato di rito ci mette la faccia e tramite i canali ufficiali della Juve blinda le porte, ammesso che mai fossero state aperte, ad una cessione del club. Punto a capo, adesso concentriamoci unicamente sul campo. So bene che molti amici bianconeri vorrebbero un volto nuovo, so bene che tanti tifosi auspicano il ritorno di Andrea Agnelli ( bisogna però ricordare che in tanti chiedevano alla fine del ciclo un cambio anche della sua presidenza) ma oggi e per i prossimi anni, a meno di clamorosi colpi di scena, nulla cambierà dunque credo sia opportuno concentrare le energie sul campo nella speranza che piano piano anche la società prenda una linea definita e definitiva con i suoi dirigenti. Chiaro che Comolli sia sotto esame come tutti gli altri, con la speranza al però forse più un’illusione che le cose alla fine di questa stagione possano andare per il meglio.
Siamo un po' tutti disillusi: vero, la vittoria con i ciprioti in Champions ci ha fatto passare qualche ora più serena, ma mica possiamo dimenticare il brutto primo tempo messo in scena dalla squadra. Cosi come abbiamo ancora tanta amarezza dentro per la sconfitta di Napoli, prima partita di un trittico da cuori forti che passerà stasera da Bologna. Della conferenza stampa di Spalletti colpisce un passaggio in cui il tecnico di Certaldo ha fatto capire che se la squadra non dovesse seguire il piano gara, potremmo andare incontro ad una serata molto complicata. Siamo disillusi perché diciamoci la verità, avere paura di una trasferta a Bologna è abbastanza paradossale ma specchio dei tempi. Cosi come è assurdo non riuscire a portare a casa da 7 anni uni straccio di punto da Napoli.
E’ brutto da dirsi, ma questo è un momento in cui bisogna vivere domenica dopo domenica senza programmare troppo il futuro. Futuro che ci auguriamo non passi solo da un freddo computer e dall’analisi di dati. Dietro un calciatore, dietro un direttore, ci sono aspetti umani che nessun dannato apparecchio potrà mai valutare. Al momento i frutti raccolti dal mercato sono davvero miseri, verrebbe da dire più o meno nulli, per l’apporto dato alla stagione. Occhio perché stasera a Bologna la Juve si gioca molto. Non si va più in ritiro e al di là delle logiche spiegazioni date da Spalletti, sembra, ma ci auguriamo di sbagliare, che l’allenatore stia cercando in tutti i modi di mettere a proprio agio una squadra che difetta in personalità e ahinoi anche in qualità. A volte basta una scintilla…speriamo bene..