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IL SANTO DELLA DOMENICA - A Natale dilaga la voglia di processo alla Juve. In campo e fuori si attendono risposte di spessore.

di Alessandro Santarelli

Non è vero che a Natale si diventa tutti più buoni. Anzi, abbiamo visto proprio come nei giorni che hanno preceduto  il Natale il popolo anti juve si sia scatenato, tirando fuori il peggio di loro stessi. Anni di frustrazioni, di rabbia mai sopita, di invidia nascosta, tutto esploso in quello che ad oggi sta diventano un vero e proprio processo alla Juventus. Che attenzione, come abbiamo sempre detto, negli ultimi anni qualcosa ha sbagliato, altrimenti il Cda non si sarebbe dimesso in fretta e furia in una notte di fine novembre. Ma il processo mediatico, anzi il sentimento popolare, come improvvidamente scritto da un ex giornalista Rai in un vergognoso tweet, sta producendo questi effetti. Retrocessione, radiazione, le parole più usate da questi dispensatori di odio, che hanno rialzato la testa dopo averla tenuta bassa per anni. Sappiano però, che questo atteggiamento da “ cuor di leone” rischia di restare fine a se stesso, con il risultato di aver ancora una volta dimostrato il basso livello che circonda certi personaggi.

Sul piano extra calcistico, la Juventus è pronta a difendersi. Nelle prossime ore verranno nominati i candidati al nuovo Cda, che sarà esclusivamente tecnico, una serie di professionisti che avranno il compito di traghettare la società in questa fase delicata. Non ci sarà spazio per “uomini di campo” che verosimilmente vedremo entrare a partire dalla prossima stagione. Ecco perché i tifosi bianconeri dovranno fare capire che da qui a giugno ci sarà da serrare le fila, da mostrarsi compatti e uniti attorno alla maglia, e ai giocatori che avranno l’onore e l’onere di indossarla.

La squadra e l’intero comparto tecnico avrà come pilastro Massimiliano Allegri, coadiuvato da Federico Cherubini. Piaccia o no, saranno loro due i riferimenti per una stagione, quella che riprenderà con la trasferta a Cremona, ancora tutta da scrivere. Serviranno uomini ancor prima che calciatori, servirà un gruppo unito e compatto, servirà l’appoggio dei tifosi di fronte a quelli che saranno attacchi mediatici e sul campo. Il 2023 non nascerà sotto buoni auspici, la Juventus sarà ancora più sotto attacco, per questo l’affetto e l’amore di tutto il popolo bianconero diventerà ancora più decisivo.

Buon Natale a tutti.    


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