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IL SANTO DELLA DOMENICA - A NAPOLI CONTRO TUTTO E TUTTI. MA STASERA SERVE (SERVIREBBE) LA SVOLTA

di Alessandro Santarelli

L’ha spiegato bene Spalletti durante la conferenza stampa: ci sono alcune partite che incidono e non poco sullo sviluppo di una stagione; oggi siamo esattamente di fronte ad un test del genere. Ma non per rivalità particolari, la sentono solo a Napoli, semplicemente perché l’impegno è di quelli importanti per via della classifica. La storia recente racconta di un Napoli che improvvisamente si è affacciato alle zone nobili e dunque, in attesa che il momento sfumi, dal San Paolo passano punti che contano. Sarà una prova di maturità per diversi giocatori al cospetto di un ambiente infuocato anche per il ritorno di Luciano che verosimilmente sarà accolto da fischi e insulti. Meglio cosi, tanto Spalletti ha le spalle larghe, e magari l’attenzione sarà tutta su di lui e meno sulla squadra che oggi, ahinoi, non ha gli Higuain i Mandzukic gli Emre Can, tanto per citarne alcuni, giocatori che più venivano fischiati e più si esaltavano.

Vero, la Juve arriva a  Napoli sulla scia delle tre vittorie consecutive,  dobbiamo però dire che il livello delle avversarie affrontate non era di primo livello. Adesso nel giro di 20 giorni tutta la verità verrà detta su una squadra che appare ancora in convalescenza ma con piccoli segnali di risveglio. Luciano sa bene che il lavoro da fare è tanto, sia dal punto di vista tattico che mentale e allora e allora vediamo proprio da Napoli che livello hanno raggiunto Locatelli e compagni. Di fronte si troveranno due formazioni incerottate, con evidenti problemi in difesa e a centrocampo. Chi saprà sfruttare meglio gli episodi, chi avrà più fame e chi sarà più presente sotto l’aspetto mentale la porterà a casa

In questi ultimi anni all’ombra del Vesuvio abbiamo perso in tutti i modi: dominando e venendo beffati in extremis, uscendo subito dalla partita oppure condannati da episodi. Una tendenza che prima o poi dovrà essere invertita e magari questa volta che scendiamo in campo, per molti come vittima sacrificale, potrebbe uscire la prestazione.

Bene ha fatto Spalletti a preparare un blitz: partenza e ritorno in giornata. Conosce bene l’ambiente, sa cosa aspetta la Juve anche se ci sarebbe da riflettere e discutere a lungo su questo modi di fare che ormai si ripete da anni. Ora però è il momento di rispondere sul campo, i risultati a volte contano più di mille parole che tanto in queste circostanze cadrebbero come sempre nel vuoto. A proposito di parole, c’è chi alla vigilia parla e chi si nasconde dietro i silenzi pronto poi in caso di vittoria ad esultare come in una finale di Champions. Niente di nuovo, tutto già visto: come dire ognuno ha l’allenatore che si merita..


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