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Il garantismo su Thiago Motta può avere un punto di rottura a breve? La Juventus in questo momento non ha una dimensione: può essere tutto, può essere nulla

di Andrea Losapio

Finita finalmente la sosta, o quasi, c'è tempo per rituffarsi in un campionato che non conoscerà - finalmente - più una pausa fino a marzo. Nemmeno a Natale. C'è poi la Champions, con due partite a gennaio che sembrano quasi un appendice non richiesta, la Coppa Italia, tanti incontri che potrebbero dare forma a una squadra che in questo momento non ce l'ha. Nessuno può sapere dove può arrivare Thiago Motta. Primo o sesto in classifica, con la sensazione che ci sia una quadratura, sì, ma che non ci sia assolutamente niente di scontato. Arrivare in Champions nella prossima stagione sembra a portata di mano, ma basterebbero due o tre partite sbagliate per perdere il treno. Le big di Champions sembrano irraggiungibili, ma lo sono davvero?

Mai come in questa stagione la Juventus può essere tutto o niente. Può essere carne, può essere pesce, può essere vittima o carnefice, schiacciasassi oppure materiale compostabile. Mai come in questa stagione non si è capito quale sarà il futuro: ci sono tante squadre vicine, anche davanti, il meno cinque rispetto all'anno scorso si fa sentire, ma la contesa è aperta e la metamorfosi può avvenire in un momento o nell'altro, in una direzione oppure nell'altra. Il credito e la luna di miele di Motta c'è, ma se dovesse disgraziatamente arrivare quinto pur mantenendo questo ritmo, sarebbe un fallimento oppure un bicchiere mezzo pieno?

Resta da capire quando il garantismo su Motta avrà un punto di rottura, se mai ci sarà. Se le critiche - finora abbastanza blande - diventeranno poi sostanziali e quasi strutturali. L'unica possibilità è vincere (e continuare a farlo) perché se è vero che tutto l'ambiente ne aveva le tasche piene di Allegri alla fine della scorsa stagione, raggiungere almeno gli obiettivi minimi non può essere un corollario.


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