.

Undici metri - Serve la vera Juve per restare aggrappati al treno Champions. Poi a gennaio (con due colpi) potrebbero cambiare le carte in tavolta

di Brian Liotti

Qual è la vera Juve? Quella deludente, confusa, titubante, frastornata delle ultime gare di Campionato o quella travolgente, convincente e a tratti bellissima di Champions?
La domanda è ovvia, soprattutto se guardiamo all’ultima gara contro lo Zenit.
Quella è stata forse la migliore Juve della stagione, la squadra ha giocato con convinzione, velocità, imponendo il gioco e mettendo in mostra tra gli altri un sontuoso Dybala (vero faro del gioco di attacco) e uno straripante Chiesa. Ma è stata in generale la prestazione della squadra che mi ha convinto.
Archiviata la pratica qualificazione Champions, ritorna il Campionato purtroppo (verrebbe da dire, vista la differenza di rendimento tra le due competizioni).
La Juve è attesa dalla gara contro la Fiorentina. La squadra di Italiano si presenta allo Stadium con 3 punti in più dei bianconeri e con la convinzione di poter far male ad una squadra ancora in cerca di una identità. La Fiorentina è una squadra tecnica che gioca in velocità e impone il suo gioco. Sarà un impegno molto duro per la Juve. Allegri nella conferenza pre-partita è stato molto chiaro, il mister ha ribadito un concetto: “stare molto zitti, pedalare e lavorare”.

In  Campionato la classifica è davvero pesante. I 16 punti di distanza dalla vetta sono un Everest difficilmente recuperabile. E’ chiaro che in questo momento l’obiettivo primario deve essere il quarto posto. Ma anche per centrare la qualificazione alla prossima Champions ad oggi ci vorrebbe una mezza impresa.  Bisogna cominciare a dare continuità ai risultati e possibilmente a fare un po’ vittorie. Sono convinto che la gara contro lo Zenit sia stata fondamentale. Credo che Allegri abbia compreso bene che per vincere occorre mettere in attacco qualità. Contro i russi hanno giocato Chiesa, Bernardeschi, Dybala e Morata con McKennie libero di entrare e far male con i suoi inserimenti. Si è visto un atteggiamento offensivo e una chiara propensione a dominare la partita anche a costo di rischiare qualcosina. Forse Allegri ha compreso che con questa rosa, occorre cercare di segnare un gol più dell’avversario anziché chiudersi e giocare in modo più abbottonato. Prova ne sia il fatto che contro la Viola dovrebbe giocare la stessa formazione che ha affrontato lo Zenit. La speranza è ripetere una prestazione maiuscola.

Sono molto curioso di vedere all’opera Dybala che mi sembra tornato a livelli altissimi e soprattutto sono curioso di verificare la tenuta della mediana contro il centrocampo Viola e della difesa conto l’oggetto del desiderio Dusan Vlahovic.

Italiano è un grandissimo allenatore e in pochi mesi ha già dato una mentalità nuova e una precisa impronta di gioco alla Fiorentina. Sarà una bellissima gara e si capirà se la Juve di Champions possa far bene anche in Campionato o meno. L’ho scritto più volte, e lo ribadisco,
sono ancora convinto che Max sia il manico giusto per questa squadra.
Non credo sia solo colpa sua se la squadra mostra problemi grandi.

Si pagano gli ultimi mercati, dove sono stati fatti investimenti forse sbagliati e giocatori che non hanno reso come ci si aspettava. Questo significa che a Gennaio si dovrà cercare di fare qualcosa, si dovrà cercare di porre rimedio ad eventuali carenze. Il problema vero è che i soldi in cassa sono pochi. Ci vorrà grande ingegno, grande fantasia per definire operazioni in grado davvero di rinforzare la rosa. Servirebbero come il pane un centrocampista di livello e una punta capace di segnare almeno 20 gol a stagione: un bomber vero.

Se la Juve riuscisse in questa impresa, allora le carte in tavola cambierebbero davvero.
Nel frattempo però, come dice Allegri, occorre parlare poco e lavorare. Se possibile bisogna recuperare il terreno perduto sperando che anche in Campionato la Juve metta il vestito delle grandi occasioni, quello delle serate di Champions.


Altre notizie
PUBBLICITÀ