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I DIECI SEGRETI DI ALVARO MORATA

di Massimo Pavan

Alvaro Morata ha vissuto ieri la sua prima giornata in bianconero, tra una presentazione, l'emozione dei nuovi tifosi, gli autografi e tante strette di mano.

Cerchiamo di conoscerlo meglio raccontandovi dieci piccoli segreti, che i più informati magari conoscono ma per la  maggior parte sono novità.

UNDER, MASSIMO GOLEADOR - Dal collegio El Prado de Mirasierra dove era agli ordini di Javier Martínez, fino alla nazionale Under 21 dove e' stato protagonista.
Il grande rendimento di Morata con la Under spagnola
Spagna  U21 12 presenze 13 gol
Spagna  U19 13 presenze 11gol
Spagna  U18  2 presenze  3 gol
Spagna  U17  6 presenze  2 gol

PARALLELO RAUL E MORIENTES - Morata ha il cuore Blancos e ha sempre avuto una grandissima ammirazione per Raul, la sua storia sembra molto simile alla leggenda delle Merengues, entrambi passarono per la cantera dell'Atlético e debuttarono in Primera en La Romareda. Le foto del leggendario numero 7 brillano a casa sua. Sergio Piña che lo allenò nelle Juvenil C, ricorda:  "Mi ricorda Morientes ma credo che sia più completo perché gioca meglio di piede. Nel gioco aereo non ho mai visto nulla di simile e tecnicamente e' il migliore della cantera.

NONNO -il nonno lo ha avvicinato al calcio e l'Atletico era la squadra preferita, ma Morata preferiva il Blancos al Rojo.

PASSIONE ISCO - Morata non ha mai nascosto la passione per il compagno Isco che conosce da molto tempo e  che e' bravo a muoversi in tutte le situazioni, capace di segnare anche di testa.

IL PRIMO GOL- Morata ricorda bene il primo gol ufficiale con il Real Madrid, nella gara  contro il Levante nella Liga, una partita che  in cui si faticava, in quella gara Alvaro riuscì a segnare di testa.

IL PALLONE MIKASA- Morata ha raccontato una mania. Quando da piccolo gli regalavano un pallone, suo padre lo poneva vicino al suo cuscino e lui dormiva con quello. Il suo primo pallone fu un MIKASA e fu grazie a quello che cominciò a giocare. 

LA CRESCITA DA UN ANNO ALL'ALTRO - le sue doti tecniche erano evidenti fin da piccolo, José Luis Giménez, suo tecnico delle giovanili dell'Atletico confidava molto in lui. Armando de la Morena faceva notare che: "da giovane crebbe di 20 centimetri da un anno all'altro e questo gli provocò molti infortuni ". 

IL TECNICO DEL CUORE - Luis Alberto Toril, che l'aiuto'  a  a crescere e formarsi a livello giovanile nel Castilla e che gli diede molte opportunità e consigli. 

HA DETTO NO A TUTTI - Morata per venire a Torino ha detto no a tanti, Wolfsburg, Arsenal e ancora Atletico Madrid, Monaco. Per la seconda volto dopo che già una volta da giovane aveva detto: "Io mai all'Atletico" 

IL PAPÀ PROCURATORE - il papà di Morata e' sempre stato importante nell'aiutare il figlio, anche ora. A undici anni Alvaro aveva impressionato lo staff dell'Atletico che gli aveva dato l'ok, ma il padre blocco tutto perché Alvaro non aveva fatto bene a scuola.   

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