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Ecco perché Yildiz non ha ancora rinnovato il contratto. Spalletti a meno otto dalle capoliste, ma in questo momento conta più il Pafos del Napoli

di Andrea Losapio

Perché la Juventus non ha fretta nel rinnovare di Kenan Yildiz? L'accordo con il turco è stato prolungato nell'estate del 2024, con un quinquennale da 1,5 milioni di euro. Tanto per chi ne guadagnava solo 200 fino a quel momento, poco per quel che sta dimostrando ora, visto che la Juventus si aggrappa mani e piedi alle idee del suo numero dieci. In un istante in cui Spalletti non si fida di nessuno dei due centravanti, né Openda né David, autocostringendosi a utilizzare il dieci come falso nueve, esperimento francamente non riuscito. Poi, certo, quando Yildiz esce si spegne la luce e si riaccende, fioca, quando Zhegrova cerca di puntare gli avversari e arrivare al tiro, ma in sette minuti ha fatto quel che poteva.

Yildiz è una questione di opportunità. Perché se è vero che la Juve può offrire 4-4,5 milioni di euro - triplicandone l'ingaggio - il turco ne vuole di più. Forse anche legittimamente, visto che il David che va a sostituire ne prende 6 e ha avuto un bonus alla firma per 12 milioni, per lui e per i suoi agenti, in realtà conta abbastanza poco. Dall'altro lato se la Juve non arriva in Champions, ecco che potrebbe essere l'asset perfetto da sacrificare e per fare mercato. Avete visto il Milan con Tijjani Reijnders? Ecco, sarebbe più o meno la stessa cosa. Yildiz venduto fra i 70 e i 90 milioni, tutti plusvalenza, per poi finanziare il mercato in entrata e non ridimensionarsi per forza.

Così francamente sembra una strategia a tavolino. Poi certo, se la Juve dovesse arrivare al quarto posto, ora distante quattro punti con la Roma di Gasperini, ecco, che le cose cambierebbero totalmente e probabilmente il rinnovo arriverebbe... sempre che poi non chieda ancora più dei 6 milioni attuali. In tempi come questi non è impossibile pensarlo.

E poi c'è la classifica. Meno otto dal Milan di Allegri e dal Napoli di Antonio Conte. L'Inter è a 30. Sembra che stiano facendo già un campionato a parte, almeno rispetto alla Juve. Eppure nessuno negli ultimi anni ha avuto così tanti investimenti da parte della proprietà come la Juventus. Qualcosina probabilmente è stato sbagliato. Spalletti ha ancora un po' di credito per i tifosi, a patto che non si rivedano i cambi dell'altro giorno, quando a Napoli sono stati tolti Yildiz e Conceicao per inserire Miretti e Openda. Un cambio equilibrato ma conservativo: per non allontanarsi dalla vetta i pareggi non bastano, come si è visto con Thigo Motta.


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