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DOV'E' ROCCHI?

di Claudio Zuliani

Ci eravamo lasciati col dilemma amletico e la domanda senza risposta : dove è Rocchi ?

Ci siamo ritrovati alla settima giornata e finalmente lo abbiamo ritrovato. Eccolo dov'è.Il designatore esce allo scoperto e lancia dei segnali che dovrebbero risolvere la situazione complicatissima degli orrori arbitrali. E cosa ci dice il Gianluca. Che non è contento delle decisioni ma che sno 46 teste i suoi tesserati. Che ognuno ha una testa pensante e una propria filosofia. È chiaro che l'ideale sarebbe avere un'omogeneità al 100% ma è impossibile, perché "siamo esseri umani". Sull'interpretazione si può discutere per settimane, ma non dimentichiamo che il calcio è anche soggettività. Dietro ogni decisione c'è sempre una persona.

Scacco matto al Var, all'open Bar e a chi ha deciso 8 anni fa di introdurre la tecnologia con tanto di autogol da parte del capo dei fischietti nostrani. Perché noi della Juventus lo abbiamo capito fin da subito che non sarebbe stato come ce lo avevano presentato. Gigione Buffon, non uno qualunque, ci aveva avvisati all'istante : "bene se evita le polemiche " e invece si sono amplificate.

L'utilizzo della tecnologia doveva sanare le dimenticanze arbitrali del campo e intervenire solo per gravi errori/sviste. O magari pensava di fermare gli scudetti consecutivi della JUVENTUS che invece ha continuato ad inanellarli  nonstabnte il VAR incongruente nelle sue decisioni su episodi simili ma in campi diversi.

Ora Rocchi certifica il tutto parlando di interpretazione e di soggettività. Ma allora a cosa serve il VAR? A guardare torti e favori di questi anni mi vien da pensare a penalizzare la Juventus. ma siccome non vogliamo pensare male, anche se ci azzecchiamo sempre, diciamo che è servito a mantenere il potere all'AIA e che le polemiche spno aumentate sempre di più  in modo da tenere in mano il potere nel mondo del calcio da parte della classe arbitrale. Come dicevano gli antichi romani : dividi et impera!


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