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Buon lavoro Giuntoli!

di Claudio Zuliani

La Juventus beffata non sarà la prima volta. Non perché non abbia più il fascino di una volta, questo valeva nel periodo post farsopoli. Oggi i giocatori cambiano agenti, agenzie, famigliari e soprattutto idee. Il caso di Felipe Anderson è emblematico. Dato per scontato l’affare fatto dalla Juve ecco che sul filo di lana, o meglio, sul filo della mezzanotte, spunta il Palmeiras e i classici motivi familiari. Poi ci sono quelli economici ed ecco che Milinkovic se ne è andato nel “meraviglioso” campionato arabo. Poi ci sono i campionati più competitivi e remunerativi al tempo stesso (la Premier) e lì diventa difficile convincere un giocatore a stare in Italia alla Juve, vedi Rabiot. Il mondo pallonaro in questi anni è cambiato, si è modificato, non necessariamente in meglio. Il calcio italiano si è svalorizzato a furia di polemiche interne, liti condominiali in lega e sentenze atte a demolire la forza trainante del nostro torneo: la Juventus. Siamo passati dalla JUVENTUS che domina e arriva in finale di Champions per poi comprarsi le prestazioni di CR7 alla demonizzazione tramutata in carte da tribunale per un cambio al vertice che permette la vittoria a chi deve telefonare al suo presidente e cercare di rinfrescare debiti mostruosi con prestiti ad interessi percentuali che equivalgono allo strozzinaggio vero e proprio. In tutto questo caos la Juve deve rifare una squadra con idee, parametri zero da convincere, top players non acquistabili e ottimi giocatori da trovare prima dell’estate. Buon lavoro Giuntoli!


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