Coppa Italia, Juventus-Lazio 1-0: la Juventus è ancora viva. Bremer e Kostic sugli scudi, Locatelli in grande crescita. Chiesa pimpante, Vlahovic regge solo un tempo
Perin 6: inoperoso. E' attento sui pochi spioventi che arrivano nella sua area, serata di ordinaria amministrazione.
Danilo 6+: oggi Zaccagni era un avversario tosto, ma lui lo contiene molto bene. Altra prova solida del numero 6 bianconero, che si dimostra ancora una volta essenziale per questa squadra. Leader.
Bremer 7: prova importante del centrale brasiliano che grazie al suo gol regala la semifinale ai bianconeri. Nel primo tempo limita benissimo Immobile e nella ripresa vince tutti i duelli aerei con Milinkovic-Savic. Dopo una serie di partite sotto tono, sta tornando ai suoi livelli.
Alex Sandro 6+: non è mai facile prendere le misure a Felipe Anderson, ma oggi il brasiliano porta a casa una prestazione senza grandi sbavature. Attento in fase difensiva e preciso nell'impostazione. Fare il braccetto difensivo è nelle sue corde, in questo ruolo può ritagliarsi ancora un pezzo di carriera ad alti livelli.
Cuadrado 6: è appena rientrato da un infortunio e si vede, ma la sua gara nel complesso è positiva. Insieme a Danilo limita bene Zaccagni ed è anche bravo a non spingersi troppo in avanti facendo sì che la squadra rimanesse equilibrata (dall'88' De Sciglio sv: peccato per i fischi ricevuti al suo ingresso, immeritati).
Fagioli 5,5: prova in chiaroscuro del centrocampista bianconero. Parte da mezz'ala destra ma Allegri lo inverte con Rabiot. Non offre grandissimi spunti a livello offensivo, ma si dimostra ancora una volta disciplinato. Può crescere ancora (dal 63' Miretti 6: entra bene in partita e si fa apprezzare per qualche spunto offensivo. Bene anche in fase difensiva).
Locatelli 7: prova di sostanza e qualità del numero 5 bianconero. Preciso e puntuale in fase d'impostazione, ordinato in fase difensiva. Partiva come riserva di Paredes, ma a suon di prestazioni si sta prendendo il centrocampo bianconero. D'altronde due estati fa la Juventus ha investito su di lui, ora cominciano a vedersi i frutti.
Rabiot 6,5: le sue sgroppate in campo aperto sono sempre difficili da contenere per la difesa della Lazio. Nel primo tempo si divora un gol da due passi, poi anche lui disputa una gara molto disciplinata. Con la sua fisicità domina il centrocampo limitando molto la tecnica della Lazio.
Kostic 7: da un suo cross nasce il gol della vittoria siglato da Bremer. Dopo una partita negativa con il Monza, si riscatta pienamente con una prova di alto livello. Insieme ad Alex Sandro contine bene sia Felipe Anderson che Pedro e in fase offensiva si rende autore di ottimi spunti. Sfiora anche il gol, solo una grande parata di Maximiano gli nega la gioia.
Chiesa 6,5: torna titolare dopo la disfatta di Napoli, ma questa volta lo fa da seconda punta. Non ha una posizione fissa in campo, svaria il più che può per evitare di dare punti di riferimento alla difesa biancoceleste. I suoi strappi saranno un'arma in più nella seconda parte di stagione. Ha bisogno di tempo, ma sta tornando piano piano (dal 78' Di Maria 6: entra con lo spirito giusto, ma qualche volta si dimostra troppo lezioso e Allegri lo riprende. Quando si accende, però, regala spettacolo).
Vlahovic 6: partita sufficiente dell'attaccante serbo. Torna titolare dopo una lunga degenza ai box, ma si mostra sin da subito sul pezzo. Nel primo tempo fa a sportellate con i difensori della Lazio tenendo sempre botta. Cala nella ripresa, ma era inevitabile (dal 63' Kean 6: con il suo ingresso Allegri sperava di allungare la difesa della Lazio e ce l'ha fatta parzialmente. Poteva essere più deciso sull'unica occasione che gli capita)
Allegri 6,5: ingarbuglia sin da subito la partita alla Lazio confermandosi ancora una volta la kryptonite di Maurizio Sarri. Nella tempesta che sta travolgendo il club bianconero, lui ha sempre avuto un solo obiettivo: vincere le partite. Ha mandato un messaggio al gruppo dopo il tonfo con il Monza e questa sera i suoi ragazzi gli hanno mandato un segnale.