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Gli eroi in bianconero: Bruno SICILIANO

di Stefano Bedeschi

Contemporaneamente all’arrivo di Del Sol e Nené, nell’estate del 1962 si presenta a Torino un altro nuovo straniero: è Bruno Siciliano, brasiliano di scarso spessore tecnico, che era stato in prestito al Vicenza per una stagione. La legislazione riguardante i giocatori forestieri consentiva, in quel periodo, l’utilizzo contemporaneo di non più di tre di essi: fatale che, per il quarto incomodo, ci fosse poco spazio e, quindi, poca gloria. Il ruolo di riserva toccò ovviamente a Siciliano, che entrò in campo unicamente nelle occasioni in cui uno dei colleghi si rendeva indisponibile.
Il suo è un debutto fortunato: il 7 ottobre 1962, una Juventus relegata ai bassifondi della classifica, con un solo punto in 3 partite, batte al Comunale la capolista Bologna ed uno dei tre goal bianconeri è suo. Ma la Juventus ha acquistato Miranda che, con 4 reti in 3 partite, conquista il posto di titolare.
Ma, grazie ad un infortunio del brasiliano dai goal da metà campo, Bruno scende in campo il 1° novembre 1962: nemmeno il tempo di notarne la presenza ed è già in goal, il primo dei tre con cui la squadra bianconera espugna lo stadio Menti di Vicenza. Miranda torna in squadra la domenica successiva ed affonda il Napoli con un terribile calcio di punizione. Si gioca con un centravanti alla volta, chiarisce l’allenatore Amaral, e Siciliano torna in campo solo il 30 dicembre, contro il Mantova. Naturalmente segna, ma la storia finisce lì.
Segnerà ancora un goal nel rocambolesco 6-3 a spese dell’Atalanta, poi avrà solamente spiccioli di gloria.

 


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