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ESCLUSIVA TJ - Sambagué (Avv. Weah): "Rapporto con Allegri interessante, preferisce l'assist al gol. Manna e Tognozzi decisivi, vi dico perché ha scelto la Juve ad Atletico e Leverkusen

di Mirko Di Natale

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'avvocato che cura gli interessi di Timothy Weah, Badou Sambagué, per parlare approfonditamente dell'inizio di stagione del suo assistito e non solo:

Come commenta il suo inizio di stagione?

"L'inizio della stagione di Timothy è molto interessante, sta crescendo di livello. È un giocatore che ha bisogno di giocare per acquisire più sicurezza, lo vediamo con gli USA e la Juventus. Sta conquistando il suo posto, si è integrato abbastanza rapidamente".

Che ragazzo è Timothy Weah?

"È un ragazzo che ascolta, gran lavoratore e molto intelligente. Questi primi passi all'interno di una nuova realtà sono molto interessanti. Quando sarà al 100% e pienamente integrato, cosa che non è mai evidente in un grande club come la Juve, lo vedremo ancora più deciso e intraprendente".

Quali sono le sue migliori qualità?

"È un giocatore elettrico, esplosivo e dinamico. Oggi porta questa serenità e calma nel suo gioco, lo sta assimilando in Italia. Va molto veloce, sa ripetere gli sforzi, ed è sempre un pericolo nella zona di campo in cui gioca. Metterà in difficoltà il suo avversario, puntandolo e affrontandolo nell'uno contro uno. Sta acquisendo fiducia, è un aspetto molto importante questo. Perché quando si arriva in un nuovo paese con una nuova lingua, un nuovo campionato, un nuovo stile di gioco e nuovo allenatore, non è mai facile. È interessante quello che sta facendo".

Che cosa non ci ha ancora mostrato in campo?

"È un ragazzo con un'ottima tecnica, è un elemento che non abbiamo ancora visto perché oggi si sta integrando all'interno di un collettivo ma nelle prossime partite vedremo che è un ragazzo che ama gli scambi, il possesso e la profondità".

Come è il rapporto con Allegri? Crede che lo stia gestendo nel modo giusto?

"Il rapporto con Allegri è molto interessante, è in continuità con ciò che è stato fatto con i suoi ultimi allenatori. Loro sono in grado di sfruttare al meglio il suo potenziale, anche in grado di gestirlo in modo intelligente. Quando si va in un club come la Juve e con un tecnico come Allegri, ci sono riferimenti importanti e si sente che la sua esperienza aiuterà molto Timothy. E il ragazzo ha già iniziato ad apprendere. Nel match con il Ghana è stato coinvolto in tre dei quattro gol, il mio pensiero è che il calcio italiano stia iniziando a contribuire in maniera importante al suo sviluppo personale e professionale".

Contro il Milan, complice l'assenza di Theo Hernandez, potrebbe essere la giusta occasione per partire titolare?

"Tutti i giocatori devono essere pronti a giocare tutte le partite. In una squadra come la Juve non ci sono solo undici buoni giocatori, ma è l'intero gruppo che eccelle. Questa è anche la particolarità di un grande club: avere dei calciatori sempre sul pezzo a scendere in campo in qualsiasi circostanza. Timothy lavora sodo, quando è stato chiamato - soprattutto col Torino - si è fatto trovare pronto. Ha giocato tutti i 90', nonostante non fosse stato titolare nei precedenti match. Questo significa che lavora bene in allenamento, deve essere preparato in ogni momento. Alla Juve specialmente".

Quali sono gli obiettivi di Timothy in questa stagione?

"Sono individuali e di gruppo, ma a venir prima sono questi ultimi. La strategia del club è molto coerente, ma alla Juve non c'è tempo. Il tempo è utilizzato nel modo migliore, soprattutto per i giovani giocatori come Timothy. Il suo obiettivo è di aiutare la 'Vecchia Signora' a raggiungere i migliori risultati, in particolare la qualificazione per la Champions League".

Ambisce a trovare la sua dimensione alla Juventus, o sbaglio?

"Lo ha fatto al PSG, al Celtic, a Lille. È un ragazzo che sa dove si trova esattamente oggi. A titolo personale vuole giocare il maggior numero possibile di partite, integrarsi velocemente ed essere il più performante possibile ad ogni occasione. È un ragazzo intelligente e attento: questo lo aiuterà".

Potrebbe diventare un giocatore da 10/15 gol all'anno, un po' come lo era suo padre George?

"Timothy e suo padre sono completamente diversi a livello di caratteristiche, sarebbero stati perfetti nel giocare insieme. Non è un giocatore che segnerà 10-15 gol, predilige più il gruppo e il collettivo. Se gli facciamo la domanda, dirà che preferisce l'assist al gol".

Ci può raccontare come sono avvenuti i primi contatti con la Juventus?

"Al termine di un match giocato con il Rennes, in cui aveva giocato come laterale sinistro, Matteo Tognozzi - che conosco da 5/6 anni -. mi scrisse direttamente che gli era piaciuta la sua partita e che voleva rivederlo. Lo visionò diverse volte, in effetti, e successivamente mi disse che Timothy poteva essere il sostituto ideale di Cuadrado. Ci sono stati molti messaggi, quel che ho sempre apprezzato è stata la vera serietà e la parola data. La Juve, dall'inizio alla fine della trattativa, ha dimostrato grande professionalità. Il livello è stato davvero top".

Sappiamo che molti club erano su Weah la scorsa estate. Che cosa lo ha convinto a scegliere la Juventus?

"Molti club come Atletico e Leverkusen erano interessati a Timothy, ma la sua priorità è sempre stata quella di andare alla Juventus perché conosceva il club, lo seguiva e si informava a riguardo. Tanto che è stato veloce, concreto ed efficace, nessuno avrebbe potuto fargli cambiare. Ciò che lo ha convinto è stata la storia del club, oltre alla grande attrazione che ha sempre avuto sul ragazzo. Desiderava poter lavorare con uno staff come quello bianconero, composto da professionisti di prim'ordine che hanno subito creduto in lui come Matteo Tognozzi e Giovanni Manna: loro sono stati determinanti nel reclutarlo. La parola data è molto importante tra i Weah. E l'intenzione della direzione sportiva era di concludere l'affare. Questo impegno è stato un forte elemento nella sua decisione finale, anche se ambiva già a giocare nella Juventus"

Si ringrazia Badou Sambagué per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.


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