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ESCLUSIVA TJ - Pietro Beruatto: "Spero di portare in A il Vicenza, mi piacerebbe restare qui. Juve? Brividi con CR7, impressionato da Cancelo. Sul derby e l'U23..."

di Mirko Di Natale

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il terzino sinistro di proprietà della Juventus in prestito al Vicenza, Pietro Beruatto, per parlare della sua esperienza in Veneto e non solo:

Come procede la tua esperienza a Vicenza e quali sono le differenze che hai trovato rispetto a qualche anno fa?

"Avevo già indossato questa maglia nel 2017, purtroppo era terminata per un infortunio alla spalla ed ero così tornato alla Juventus. Oggi, a differenza di allora, siamo in Serie B, la stagione sta procedendo nel migliore dei modi e sono molto contento di questo. Ci sono giocatori di qualità, non è un campionato semplice".

Anche gli obiettivi, immagino, siano differenti rispetto a quattro anni fa. Ora siete a metà classifica, puntate ai play-off?

"Sì, abbiamo l'ambizione di conquistare i play-off. E in questo rush finale, il nostro obiettivo è quello di conquistare più punti possibili".

A livello individuale, invece, quale è il tuo obiettivo?

"Mi piacerebbe molto raggiungere la promozione con il Vicenza. Quest'anno ho giocato per la maggior parte come terzino, che è il mio ruolo naturale, anche se mi piace molto attaccare. Qualche volta, come già capitato con la Cremonese, posso fare anche l'esterno alto".

Ti sta servendo l'esperienza e l'apprendimento che hai accumulato in questi anni alla Juventus?

"Tantissimo, il continuo confronto con la prima squadra mi ha aiutato davvero a crescere. Sicuramente ho ancora molto da apprendere, ma quelle nozioni acquisite le sto mettendo in pratica in questa esperienza".

Uno dei tuoi allenatori in bianconero è stato Fabio Grosso, quanto hai appreso da lui?

"Mister Grosso, che mi ha allenato in Primavera, mi ha aiutato tantissimo e mi ha dato una grossa mano nell'apprendere i segreti del ruolo, visto che anche lui giocava in quella posizione".

E con mister Di Carlo? Come è il rapporto?

"Il rapporto è ottimo, il mister mi sta aiutando a confrontarmi con la realtà dei grandi e sta insistendo nel migliorare la fase difensiva. Ho ancora molto da imparare".

Il futuro è sempre indescrivibile, ma ad oggi saresti tentato di rimanere a Vicenza?

"Mi piacerebbe molto restare qui, ma ad oggi penso soltanto di finire il campionato nel miglior modo. E poi si vedrà".

Passando alla Juventus, vuoi condividere un ricordo dell'esperienza che hai vissuto in bianconero?

"Ci sarebbero tantissimi ricordi da raccontare, ma uno di quelli che più mi ha colpito è stato il primo incontro con Cristiano Ronaldo. Avevo i brividi. Giocare con lui è stata una emozione indescrivibile, quasi unica per certi versi. Ho avuto la fortuna di giocare due tournée con la prima squadra, con la Spal allo 'Stadium' ero stato in panchina e fu molto bello soprattutto per l'atmosfera che era stata creata dai tifosi".

Così a bruciapelo, visto che lo hai citato, ma Ronaldo rimarrà alla Juventus?

"Non conosco la risposta, ma in cuor mio spero di sì".

Quale è il tuo giudizio sulla Juventus di oggi?

"Anche se in questo momento non stanno rispettando le aspettative, spero possano raggiungere degli obiettivi importanti. Per lo scudetto, finché non c'è la matematica, bisogna crederci, ma l'importante è che non si arrendono loro. I giocatori sono fortissimi, poi sono molto contento per i molti giovani che sono stati aggregati alla prima squadra e che avevano giocato con me in U23".

A tuo parere, quale è stato il beneficio che la seconda squadra ha portato all'interno del calcio professionistico? Precisando che la Juventus è l'unico top club italiano fino ad ora che l'ha fatta.

"Il progetto è importantissimo in quanto permette ai calciatori appena usciti dalla Primavera di incontrare meno difficoltà. E' un vantaggio per tutti: per la Juve c'è la possibilità di tenere sott'occhio più da vicino i giovani di talento, per i ragazzi c'è la grande opportunità di potersi far le ossa in un campionato competitivo come quello della Serie C". 

Immagino sarai spettatore davanti alla tv del derby della Mole che andrà in scena questo sabato, a tuo parere come finirà? Visto che il derby, poi, è sempre stato in campo ma anche in famiglia.

"Da juventino, chiaramente, mi auguro la vittoria della Juve. Spesso è stato riportato che c'era un derby in famiglia, ma nella realtà dei fatti non c'è mai stato. Anche se mio papà è tifoso del Torino, purtroppo non abbiamo mai avuto la possibilità di vedere insieme la partita. 

C'è stato un giocatore che ti ha ispirato a diventare terzino?

"Personalmente non c'è stato nessuno che mi ha ispirato, ma guardo sempre i video di Maldini e di Cancelo anche se gioca dall'altra parte. Ho avuto la possibilità di allenarmi quando era alla Juve, mi piace parecchio il modo di giocare. Chi più mi ha impressionato è Douglas Costa, per rapidità, tecnica e velocità d'esecuzione. Era difficile da contenere, per fortuna nelle partitelle si giocava a due o tre tocchi e quindi era limitato. Almeno così non mi faceva venire il mal di testa (sorride ndr)".

Si ringraziano Pietro Beruatto e l'addetta stampa del Lanerossi Vicenza, Sara Vivian, per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.


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