ESCLUSIVA TJ - Il ds Iliev su Vlahovic: "Il più forte della Serie A, ha la mentalità di CR7. Juve? Chissà quanti gol farebbe qui. E ha i nostri stessi colori del Partizan..."
"Sono contento dei risultati raggiunti da Dusan, si merita tutto questo. Quando veniva messo in discussione un paio d'anni fa, ho sempre risposto che bisognava aver pazienza perché era ancora molto giovane. Il tempo mi ha dato ragione". Il nostro viaggio alle origini del passato di Dusan Vlahovic, prepotentemente accostato ai bianconeri nelle ultime ore, comincia da Belgrado e dal direttore sportivo Ivica Iliev. La nostra redazione lo ha contattato telefonicamente, in esclusiva, per parlare del ragazzo che ha conosciuto al Partizan e non solo:
E poi, quasi di colpo, Vlahovic ha iniziato a segnare a grappoli e ad essere ambito dai club europei.
"Era solo una logica conseguenza, lo sapevo sarebbe finita così. Dusan è uno dei talenti più grandi in Europa, nonché il più forte in Serie A. Lo ripeto, è solo una questione di tempo. Tra qualche anno sarà il migliore di tutti, già oggi è più forte tecnicamente di molti dei suoi colleghi di reparto"
In un'intervista rilasciata al Daily Mirror qualche giorno fa metteva in risalto proprio questo aspetto, ovvero che Vlahovic è più forte tecnicamente di Haaland.
"E' vero, lo penso davvero. L'ho conosciuto quando era ancora un ragazzino, ma già allora dimostrava una mentalità che difficilmente si vede a quell'età. Lui ha la stessa testa di Cristiano Ronaldo, è un vincente e lavora per diventare il numero uno. E' un po' timido, ma vive per il calcio. In campo è un mostro, vuole vincere a tutti i costi. E' un campione, chi lo acquisterà farà un grande affare".
C'è un attaccante serbo del passato a cui può assomigliare?
"Penso a Milosevic per il suo istinto del gol, ma non aveva la sua stessa velocità d'esecuzione. Nonostante sia giovanissimo, Dusan è ormai un cannoniere su cui poter fare il massimo dell'affidamento. Lo dimostrano i gol realizzati, è capace di segnare in tutti i modi possibili ed immaginabili".
La si può leggere anche così: c'è più difficoltà nel fare tanti gol in una squadra di metà classifica rispetto ad una che lotta per vincere.
"E chissà quanti ne potrebbe segnare in una squadra come la Juventus. Ho letto che è ben voluto anche in Premier, però lo vedo meglio in Serie A. Dusan ha sempre avuto una predilezione per il calcio italiano, poi la Juve poi ha gli stessi colori sociali del Partizan. Gli piace il biancoero, in effetti piace molto anche a me (ride ndr)".
Sarebbe proprio una bella coppia quella formata da Dybala e Vlahovic. Che cosa ne pensa?
"Dusan può giocare indistintamente come prima o seconda punta, per un allenatore non è mai un problema la posizione in cui schierarlo. Può giocare con Dybala, Morata, Kean, non avrebbe nessuna difficoltà a fare gli stessi gol. La Juve, nel caso in cui dovesse acquistarlo, avrebbe l'attaccante top per i prossimi dieci anni. In Italia può finire solo lì".
Vlahovic aveva già molto mercato prima del trasferimento alla Fiorentina, tra le squadre interessate c'era anche la Juve?
"Per rispetto preferisco non fare il nome delle squadre che lo avevano cercato, posso soltanto dire che c'erano molti club francesi, spagnoli ed italiani. Lui è sempre stato un ragazzo intelligente, ha sempre scelto i giusti step per la sua carriera. E penso che anche in questo momento prenderà la miglior decisione per il suo futuro".
Quando ha affrontato la Juventus con la maglia del Messina, quali erano le sensazioni?
"Erano molto forti, perché c'era voglia di sfidare la squadra più grande d'Italia. In quegli anni c'erano molte squadre forti, ma con la Juve avevi la sensazione di sfidare il massimo. C'erano davvero dei grandi campioni".
Si ringrazia Ivica Iliev per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.