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ESCLUSIVA TJ - Il doppio ex Zenoni: "Juve un gradino sopra, ma spero nel pareggio. Pirlo? Al momento non è un predestinato. Su Kulusevski..."

di Mirko Di Natale

La redazione di TuttoJuve.com, in vista dell'ormai sempre più imminente Juventus-Atalanta in programma questa sera, ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il doppio ex della sfida Cristian Zenoni:

Uno stralcio dell'intervento sarà possibile ascoltarlo durante la messa in onda di "Cose di Calcio", visibile su Radio Bianconera sul canale 68 del digitale terrestre:

Gli inizi di carriera e l'esordio in A con l'Atalanta, poi la Juventus con cui hai vinto due scudetti. Che partita ti aspetti questa sera allo "Stadium"?

"Indubbiamente sarà una partita importante per entrambe le squadre, la Juventus vorrà restare aggrappata alle prime posizioni e l'Atalanta per riprendere il cammino che ha un po' smarrito in campionato. A mio avviso la Juventus è un gradino sopra, negli ultimi match ha iniziato a carburare e il risultato di Barcellona ha generato un effetto ancora positivo. Anche se agli avversari bisogna sempre prestare attenzione".

L'Atalanta arriva da un periodo fantastico culminata con la qualificazione agli ottavi di finale, ma il clima non è affatto positivo visto quel che sta succedendo tra Gomez e Gasperini. Il giocattolo si è rotto?

"Non credo si stia rompendo il giocattolo, i malumori fanno parte del gioco e potrebbero tranquillamente rientrare. La società cercherà di tenere entrambi sia sotto l'aspetto tecnico che quello personale, perché entrambi hanno dato tanto all'Atalanta e non vedo il perché non si possa continuare".

Pensi che l'Atalanta ripeterà la stessa partita di luglio in cui mise davvero sotto i campioni d'Italia?

"Penso di sì, il modo di Gasperini di intendere il calcio non è cambiato e per questo l'Atalanta proverà a giocare per imporre il suo gioco. Dall'altra parte, probabilmente, la Juve non è quella di luglio, perché è una squadra più complessa da affrontare".

Quali sono i cambiamenti più grandi che hai notato dalla Juve di Sarri a quella di Pirlo?

"Salta subito all'occhio il cambio di sistema di gioco, Pirlo in certi ruoli è meno categorico di Sarri e premia la libertà del singolo calciatore. Nelle ultime partite la Juve sta dimostrando di avere una crescita importante, ad Andrea auguro davvero di proseguire lungo questo percorso".

Credi che tra i calciatori rimasti alla Juventus ci sia una credibilità di più in Pirlo rispetto a Sarri che invece non era riuscito a trovare la quadra?

"Non è che non aveva trovato la quadra, è mancata l'alchimia per tutto il tempo. Il vero amore tra la squadra e Sarri non è mai sbocciato, forse doveva dimostrare ancora tutto al contrario di Andrea che è partito con un gradino in più per il carisma e la personalità avuta da calciatore. In campo, poi, ci vanno i calciatori e non l'allenatore, sicuramente la gestione diventa difficoltosa quando non vengono eseguiti certi ordini tattici".

E' giusto definirlo "predestinato" dopo soltanto un paio di mesi dall'inizio della sua carriera?

"Al momento no, lo deve dimostrare ancora. Quando Pirlo inizierà a vincere dei trofei importanti, allora e solo allora sarà definito tranquillamente un predestinato. Diciamo che quando passi dall'altra parte, inizi a comprendere le cose che avevi sempre ignorato. Da allenatore ho capito che gestire venti persone con gli stessi diritti è diverso dall'essere calciatore dove invece pensavi solo a te stesso. E poi c'è il fattore esperienza che conta moltissimo, non la si può acquisire subito ma la si accumula giorno dopo giorno".

Te l'aspettavi che Kulusevski trovasse così poco spazio?

"Parliamo di un ragazzo che, fino ad un anno e mezzo fa, giocava nella Primavera dell'Atalanta. Con tutte le prospettive che può avere un ragazzo del genere, non è così sorprendente che venga impiegato in campo meno degli altri. Pirlo conosce le sue qualità, lo vede lavorare ogni giorno e all'inizio lo ha fatto giocare molto. Non vedo nessun problema nella gestione del ragazzo, non si può pretendere che arrivi dal Parma e sei sempre titolare".

Cuadrado-Alex Sandro, se dovesse giocare il brasiliano, oppure Hateboer-Gosens: chi vincerà il duello sarà decisivo per le sorti dell'incontro?

"E' una bella lotta perché sono tutti e quattro giocatori di qualità e ottima gamba. Cuadrado, ad esempio, lo sta dimostrando fin dalle primissime partite, i suoi assist in questo momento sono davvero importanti per la Juventus. Penso non si giocherà solo in quella zona di campo, l'Atalanta ha in Gomez e Zapata due giocatori che possono spaccare l'incontro in ogni momento".

Infine un parere sul match: quanto finirà?

"Spero in un pareggio, che per l'Atalanta sarebbe ottimo in trasferta e per la Juve non comprometterebbe affatto il cammino verso il titolo".

Si ringrazia Cristian Zenoni per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.


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