ESCLUSIVA TJ - Il doppio ex Vignola: "Verona in difficoltà, può esser la partita di Kean. Juve? Punita per dare un esempio importante. Sullo zoccolo duro..."
La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il doppio ex di Juventus e Verona, Beniamino Vignola, per parlare approfonditamente della sfida della ventottesima giornata e non solo:
Come arriva il Verona a questa sfida?
"Vivo la realtà di Verona, la squadra era partita malissimo ma era riuscita a ritrovarsi dopo la Coppa del Mondo. Nelle ultime tre gare sono un po' ripiombati nelle difficoltà iniziali, purtroppo non sono riusciti a fare punti negli scontri diretti con Spezia e Sampdoria. La partita di Torino non sarà affatto semplice, ma anche la Juve è un po' altalenante. Si è un po' ripresa dopo il contraccolpo subito con la penalizzazione".
La Juve come la vedi?
"Sta viaggiando bene, sta recuperando pian piano qualche giocatore importante. E' un'annata un pochino particolare anche per la Juventus".
L'annata un pochino particolare, a tuo parere, è al di sotto delle aspettative?
"Per me ci sono un po' di alibi, perché per il mister non è stato di certo semplice gestire una rosa piena di infortuni. Il Mondiale ha creato un'altra variabile in un'annata particolare, non parliamo poi delle dimissioni del CdA e della conseguente penalizzazione già accennata in precedenza. Ci sono stati molti momenti negativi, ma Allegri sta dimostrando di tenere in carreggiata una squadra vittima di tutte queste intemperie. Un quarto di bicchiere mezzo pieno, se lo vogliamo vedere, è stato l'esordio dei giovani, agevolati dagli infortuni di parte della rosa. Questi ragazzi a pieno organico avrebbero fatto fatica a mettere il naso in prima squadra".
E' giusto parlare di "salvar la stagione" nel caso di vittoria dell'Europa League?
"Sì, significherebbe salvar la stagione. I punti guadagnati sul campo restano ancora tanti, paradossalmente si potrebbe parlare di annata comunque positiva nel caso la Juve riavesse i suoi 15 punti. La squadra è ancora in corsa su più fronti, per me si può far bene da qui a giugno".
Pensi ci sia stato un accanimento nei confronti della Juventus?
"Inizialmente sì, l'ho pensato. Prendere di mira la Juventus significa voler dare un esempio importante, ma potrebbero essere tante altre le squadre coinvolte per queste scorrettezze nel campionato italiano. Non dico tornerà tutto come prima, ma qualcosa dovrà succedere. Tutti i punti potrebbero tornare indietro".
Tornando al discorso sui giovani, chi è quello che ti ha convinto di più?
"Ad inizio stagione ho seguito con un certo interesse Miretti, poi si è un po' fermato. Ha avuto, in seguito, molto spazio Fagioli, anche da Soulé ho visto delle prestazioni molto positive. Viste anche le difficoltà dal punto di vista economico, che coinvolge la Juventus e gli altri club italiani, questi ragazzi potrebbero essere pronti per giocare stabilmente in prima squadra".
Al tuo tempo non esisteva una formazione Next Gen, però erano molti i giovani che trovavano spazio con continuità in prima squadra. Si potrebbe ricreare, così, uno zoccolo duro italiano?
"E' indispensabile provare a fare cose di questo genere, il rischio altrimenti è di vedere una Nazionale che è molto lontana da quelli che sono stati i valori visti negli ultimi 20/30 anni. Il materiale a disposizione è davvero poco, andare a cercare gli oriundi in giro per il mondo non è entusiasmante. Penso che sia importante dare fiducia a dei ragazzi giovani, anche perché erano tantissimi anni che nella Juventus non se ne vedevano un po' in pianta stabile. Se non si comincia a provare, sarà impossibile vedere dei risultati. Loro rappresentano il futuro calcistico".
Tornando alla sfida con il Verona, potrebbe essere la partita di Moise Kean?
"Sì, potrebbe essere la sua partita. E' un giocatore molto pericoloso, dall'esterno si vede che c'è una grande stima da parte dell'allenatore che ha sempre espresso dei pareri molto positivi. L'ex è sempre molto pericoloso, ma penso che la formazione scaligera dovrà temere altri giocatori".
Può essere la mossa giusta quella di rinnovare un giocatore come Di Maria?
"Dal punto di vista tecnico lo abbiamo visto a sprazzi: male prima del Mondiale, più che bene da gennaio in poi. Ha dei colpi indispensabili per questa squadra. I rinnovi come il suo non riguardano solo una questione tecnica, ci saranno molti fattori da tenere in considerazione".
Si ringrazia Beniamino Vignola per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.