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ESCLUSIVA TJ - Il doppio ex Verza: "Non finirà in parità a San Siro, Di Maria farà fatica in Italia. Non c'è più lo stile Juve, la dirigenza non è all'altezza dei miei tempi. E sullo scudetto..."

di Mirko Di Natale

"Sarà una partita divertente, il Milan viene da una batosta non indifferente al contrario della Juve che si è esaltata dal successo sul Maccabi. Le due squadre lottano per due obiettivi diversi: la prima vuole riprendersi, la seconda ambisce ad ottenere il terzo risultato utile di fila. Vincerà la squadra migliore". Pensieri e parole di Vinicio Verza, doppio ex di Juve e Milan, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com ha analizzato la sfida di domani pomeriggio a San Siro e non solo:

Il Milan, nelle ultime settimane, ha dovuto fare i conti con molti infortuni. Potrebbe essere questo il momento migliore per sfidare i campioni d'Italia?

"Non c'è mai un momento migliore, il Milan pur con qualche defezione vorrà reagire alla sconfitta dolorosa di Londra. E, per questo, sarà agguerrita. La Juve, come dicevo, arriva con il vento in poppa e vorrà dar seguito a questo buon momento".

Dunque non parliamo più di 'crisi Juve'?

"No, ma non è mai stata in crisi. E' una squadra che ha cambiato molto in estate, sta cercando di trovare un suo assetto e la novità più rilevante sarà il rientro degli infortunati. Con l'organico a pieno regime, Allegri proverà nuove soluzioni e la squadra, che per il momento è un po' attardata, si riavvicinerà alla vetta".

Quanto si sentirà la mancanza di Di Maria, che con il Maccabi è sembrato essere in buonissime condizioni?

"L'ho visto in forma con il Maccabi, ma solo in questa partita. E' stato un periodo un po' travagliato per lui, anche se il suo valore non si discute. C'è da tener presente che il nostro campionato è più difficile di quello spagnolo o inglese, per cui Di Maria farà più fatica ad esser determinante in Italia. Perché la nostra Serie A non è bella, ma la più complicata. Ci sono tanti tatticismi e una pressione che all'estero non esiste, qui le persone pensano solo al calcio. Un po' come accadde a Rivaldo, un giocatore straordinario al Barcellona che fece panchina al Milan".

Quindi in estate avresti optato per un giocatore più giovane di Di Maria?

"Visto che parliamo di Juve, è stata giusta la scelta di Di Maria. E' un club che deve vincere subito, non può aspettare. Ma il calcio, rispetto a quando giocavo io, è cambiato e quindi bisogna adeguarsi. Però ci sarebbe un discorso da fare in merito".

Prego.

"Quando ero un giocatore bianconero esisteva lo 'Stile Juve' che comportava tante cose, come il rispetto dell'avversario e dei giornalisti. Una volta non era permesso avere i capelli lunghi, le scarpe a punta, andare in moto, fumare o bere alcolici. Con l'avvento dei procuratori e i capricci dei giocatori, e con i tempi che sono cambiati, le cose sono differenti. Vidal, pieno di tatuaggi, ad esempio non poteva giocare nella Juventus di Boniperti. Le polemiche, poi, escono sui giornali, ma un tempo rimanevano circoscritte all'interno dello spogliatoio. I panni sporchi si sono sempre lavati in casa, oggi invece è tutto più pubblico. Probabilmente è sempre stato così, ma di certo non erano alla portata di tutti".

Insomma, capendo un po' il tuo discorso, la Juve di oggi non è come quella del passato. No?

"La Juve di tanti anni fa non aveva dei fenomeni, c'erano dei grandissimi giocatori che si completavano l'un l'altro ed erano in grado di vincere. Il livello dirigenziale odierno non è di grande qualità come lo era allora. Oggi ha perso un po' questa caratteristica principale".

Domani chi sarà favorito? Il Milan?

"No, qui non c'è un favorito. Mi piacerebbe che la vincesse una delle due, non vorrei vedere un pareggio che non serve a nessuno. Milan e Juve sono due squadre sullo stesso livello, ci sarà molto equilibrio. Il fattore decisivo, a mio parere, potrebbe essere un episodio, come un calcio di rigore o un espulsione".

Giocheresti 1€ sullo scudetto della Juventus?

"Onestamente no, ma non lo avrei giocato nemmeno sul Milan lo scorso anno. Ero convinto che ci fossero squadre più attrezzate come Juve o Inter, invece poi il campo mi ha smentito. Chissà, magari succederà così anche quest'anno (sorride ndr)".

Si ringrazia Vinicio Verza per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.