.

ESCLUSIVA TJ - Gigi Delneri: "Non fate arrabbiare la Juve. Bonucci? Gioca nella squadra top. E sul modulo..."

di Mirko Di Natale

La Redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, mister Gigi Delneri per parlare dell'imminente Palermo-Juventus:

Buongiorno mister, questa sera ci sarà Palermo-Juve...

"Sulla carta c'è poco da aspettarsi, sinceramente ritengo improbabile che la Vecchia Signora possa perdere. La squadra rosanero appare già spacciata, ma nel calcio mai dire mai perchè nulla è scontato. Anche l'Inter sembrava alla mercè dei bianconeri, eppure alla fine ha vinto la partita. La Juve ha superato bene la sconfitta di Milano con il 4-0 rifilato al Cagliari e sarà proiettata ad ottenere al massimo risultato. Il Palermo dovrà fare una grande prestazione per mantenere l'equilibrio, ma la Juve ha la forza necessaria per spezzare tutto ciò".

L'unico modo che ha il Palermo di poter vincere, secondo lei, è quello di giocare a viso aperto?

"Non è tanto quello, il vero problema è se la Juve ti permette di giocare a viso aperto. Non decide il Palermo, decide la Juve. Perchè anche il Cagliari voleva far quel tipo di gioco ma i valori sul campo, alla fine, sono nettamente venuti fuori".

Fosse il mister rosanero, come preparerebbe il match?

"Me la giocherei al massimo delle mie possibilità, cercherei di far la partita sperando che la Juve me lo permetta. Più che adattarsi all'avversario, bisognerà vedere cos'avranno da dare in campo i giocatori. La vittoria di Bergamo e il pareggio di Crotone fa sì che i rosanero stiano vivendo un momento positivo".

Un po' come fece lei nel 2006 in quel Palermo-Juve che terminò 1-2...

"Passammo in vantaggio per primi (Terlizzi ndr), ma poi le qualità della Juve uscirono fuori (doppietta di Mutu ndr). Questa di stasera sarà una partita diversa da quella di allora, così come diversa è anche l'epoca. I bianconeri allenati da Capello soffrivano un po' di più rispetto a quella di ora che tatticamente, mentalmente, tecnicamente, hanno vinto cinque campionati di fila. E non li vinci per caso".

I bianconeri del 2006 soffrivano un po' di più rispetto alla squadra allenata ora da Allegri. E' possibile fare un confronto di queste due epoche?

"Ogni epoca è differente dall'altra: ricordiamo il Milan di Sacchi o la Juve di Boniperti, Sivori e Charles era fortissima. Questa Juve è forte quanto quella allenata da Capello, ma rispetto ad allora c'è un gap maggiore rispetto alle proprie avversarie che, prima, le rendevano più battaglia per la conquista dello Scudetto. I bianconeri sono più forti rispetto ad un anno fa perchè hanno inserito più frecce nel loro arco, non dico sia imbattibile ma per batterla ce ne vuole".

I bianconeri hanno avuto qualche passo falso...

"Sì, è stata soltanto una piccola sfumatura. Il Siviglia, a Torino, ha prodotto ben poco ad esempio. In Europa le squadre si comportano in maniera differente, ma come dice Max Allegri la squadra dovrà avere più umiltà non pensando che avranno sempre vita facile. La sconfitta con l'Inter ci può stare, poi la Juve si è arrabbiata per la serie 'non fatemi arrabbiare' (ride ndr). Caratterialmente parlando. Perchè i 'vecchi' hanno ancora futuro, i nuovi si sono integrati al meglio e i risultati negli ultimi anni sono arrivati. Bisogna migliorare i risultati in Champions, le partite in quella competizione sono decise diversamente dal campionato poichè ci vuole fortuna, determinazione, condizione e lo stato di forma che ti permetta di avere tutti al meglio per quella singola partita. La squadra si è rinforzata nelle alternative".

Dei nuovi arrivi chi l'ha stupita di più?

"Mi hanno stupito tutti. Pjanic deve ancora inserirsi bene nel contesto tattico, ci sono le soluzioni adatte per far rendere questo giocatore. Non dimentichiamoci che ci sarà anche il rientro di Marchisio a breve. Benatia, la crescita di Rugani, il ritorno di Cuadrado, la crescita in mezzo al campo di Lemina, il ritorno dall'infortunio di Sturaro, Mandzukic fuori sono soluzioni che permettono ricambi importanti. In Italia ha pochi rivali".

Un rivale lo identificava in un'intervista recente: il Napoli. Le altre squadre no?

"Il Napoli perchè è ormai consolidata, le altre squadre devono ancora costruirsi. Speriamo ci siano delle squadre che possano dar fastidio per rendere il campionato più equilibrato, il discorso diventerebbe più bello. Spero nell'Inter che potrebbe aver tratto certezze importanti dalla vittoria sulla Juve, nel Milan, nella Roma e nelle altre per evitare il monologo che c'è stato negli ultimi due anni con le prime tre che già si conoscevano dall'inizio"

Bonucci, che in estate ha rifiutato il Manchester City, potrebbe essere tentato nuovamente da una nuova offerta che sembra gli inglesi stiano per presentare. Quale è la sua opinione in merito? Converrebbe al calciatore lasciare una squadra che in questo momento rappresenta il top?

"La Juve rappresenta il top, quindi la sua scelta fa capire chiaramente cosa pensa il calciatore. Leo è abbastanza maturo e sono contento abbia scelto l'Italia, è giusto giochi nella squadra che in questo momento ha la possibilità di vincer tutto. Consigli? Non mi sento di consigliar nulla".

Con la squadra di cui dispone la Juve, è meglio giocare a tre o a quattro?

"Dipenderà dalle partite che andrà ad affrontare. I giocatori possono ricoprire tutti i ruoli, dipenderà poi dal modello che si vorrà seguire. Nel calcio attuale, il 3-5-2 è un ritorno al passato poichè si giocava così negli anni '70".

Si ringrazia mister Delneri per la gentilezza e la cortesia dimostrata in occasione di questa intervista.