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ESCLUSIVA TJ - Fosseux (La Voix du Nord) su Djalo: "La versatilità conquisterà Allegri, vi dico in cosa eccelle. Juve? Lo ha voluto fortemente, ma non so se tornerà ai suoi livelli..."

di Mirko Di Natale

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il collega de "La Voix du Nord" e molto vicino alle vicende di casa Lille, Olivier Fosseux, per parlare approfonditamente di Tiago Djalo ormai promesso sposo bianconero e non solo:

Djalo è atteso a Torino tra qualche ora per le visite mediche. Sarà un passo avanti per la sua carriera?

"Per Tiago Djalo, questo sarà un grande sviluppo nella sua carriera perché è ancora giovane e ha solo 23 anni. La Juventus è un grande club europeo ed è in corsa per vincere la Serie A. Il club bianconero ha buone possibilità di tornare in Champions League, con il Lille ha partecipato a questo evento e in particolare allo storico ottavo di finale contro il Chelsea nel marzo 2022".

L'anticipare il suo acquisto a gennaio è stata una mossa intelligente?

"La Juventus lo ha voluto fortemente, questa ne è chiaramente la prova. Era libero di firmare dove voleva e probabilmente altri club volevano aspettare fino a giugno per non pagare un indennizzo al LOSC. Tutti sono contenti di questa faccenda: il Lille che non lo perderà a zero visto che non gli aveva rinnovato il contratto e la Juve che si è assicurata un giocatore futuribile. Il prezzo d'acquisto, poi, è molto ragionevole".

Solo lati positivi? O ce ne è anche qualcuno negativo?

"L'unica incognita, per quanto, mi riguarda è la sua condizione. Si è rotto il legamento crociato lo scorso marzo e da allora non ha più giocato una partita a livello agonisticamente. Non so dove sia fisicamente. So che ha lavorato duramente con fisioterapisti e preparatori fisici per cercare di recuperare al meglio, ma non ho indicatori per sapere se tornerà al suo vero livello".

Meglio tenerlo subito o cederlo in prestito fino a fine stagione?

"Questa scelta è sua. Ha deciso di andare alla Juventus, questo significa che vorrà difendere i colori di questa maglia. C'è molta concorrenza, senza dubbio, ma è ambizioso e vorrà arricchire il suo palmares. La Juventus è il posto giusto, no?".

Che tipo di difensore è Tiago?

"Ha molte qualità, a partire dal suo grande professionismo. E' molto laborioso. La sua grande forza per un allenatore è la versatilità, anche se si trova meglio al centro della difesa ed è lì che preferisce giocare. Ma può essere schierato anche come terzino, sia a destra che a sinistra. Massimiliano Allegri, in questo modo, quando avrà altri giocatori infortunati o squalificati, sarà molto più facilitato".

Immagino che la versatilità non sia l'unica qualità in suo possesso.

"No, è poi un difensore veloce, molto atletico e potente, bravo nell'anticipo e nella lettura dell'azione. È anche molto abile nei colpi di testa. Prima che si infortunasse, l'ho visto lavorare sui lanci aerei lunghi con José Fonte in allenamento per progredire in questo campo. Al Lille ha fatto progressi tatticamente con Christophe Galtier, Jocelyn Gourvennec e Paulo Fonseca. È anche un giocatore piuttosto focoso, che non ha paura di affrontare un duello. È maturato tra il suo arrivo a Lille e la sua partenza. È arrivato in Francia giovane perché aveva solo 18 anni quando ha firmato per il LOSC".

Un pensiero su Weah, pensavi ad un maggior impiego a questo punto della stagione?

"Non guardo abbastanza le partite della Juventus per giudicare le prestazioni di Timothy. Vedo che ha già partecipato a sedici partite in tutte le competizioni. Forse ha bisogno anche di una stagione per integrarsi nel suo club e prendere il ritmo della Serie A. Ho visto che ha segnato in Coppa Italia recentemente e questo forse darà il via alla sua stagione. Anche l'arrivo di Tiago Djalo è una buona cosa per lui, perché i due si conoscono molto bene visto che sono stati ex compagni di squadra".

Si ringrazia Olivier Fosseux per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.


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