ESCLUSIVA TJ - D'Alessandro sull'obiettivo Kozlowski: "Per il progetto potrebbe andare alla Juve, più che a Pogba assomiglia a De Bruyne. Ai club italiani consiglio Celi, Segovia e Sanchez"
Ai più il nome e cognome di Kacper Kozłowski non dice moltissimo, ma il giovanissimo centrocampista da Paulo Sousa per questo Europeo (compirà 18 anni il prossimo 16 ottobre) è considerato uno dei prospetti più forti del panorama internazionale. La Juventus, secondo recenti indiscrezioni, è tra i top club accostati, per questo motivo la nostra redazione ha deciso di parlarne con lo scout Giulio D'Alessandro che lo conosce davvero molto bene.
Non ha avuto ancora modo di esordire, ma di Kacper Kozłowski se ne parla un gran bene. Come descrivi il ragazzo del Pogoń?
"Il ragazzo lo conosciamo più o meno dal 2016, l'osservammo in un torneo in cui era presente anche il Pogoń che poi lo prese. Già a quella età si vedeva il suo potenziale importante, non tanto dal punto di vista tecnico bensì per il modo in cui approccia all'incontro. E' un po' come Zaniolo, nel senso che non ha avuto difficoltà ad affrontare un livello più alto. Tanto è che è passato dall'U17 alla nazionale maggiore con Paulo Sousa, probabilmente sarà la stella dei prossimi anni della Polonia".
Sappiamo che la Juventus è interessata alle sue qualità, a tuo giudizio dove potrebbe andare il talentino di Koszalin?
"Penso che la sua grande qualità possa rendere pericoloso il passaggio in una squadra di medio-bassa classifica. A livello economico, anche per via del 'Covid-19', può arrivare a costare sui 6/7 milioni più una percentuale sulla possibile cessione, mentre a livello di progetto in Italia potrebbe andare alla Roma, alla Juventus, al Milan, all'Inter o all'Atalanta. Quest'ultima, per come è strutturata a livello tattico, sarebbe ideale per il ritmo di gioco. Lui gioca come mezz'ala nel 3-5-2 in nazionale e con il suo club è l'interno alto a destra nel 4-3-3".
C'è una squadra interessata a lui?
"Sì c'è una squadra in particolare che sta lavorando per prenderlo in Italia e tante altre squadre interessate sono in Europa, ma per rispetto non farò i loro nomi. Lasciamo lavorare tranquillamente i club".
A chi potrebbe essere paragonato? C'è un giocatore a cui assomiglia?
"Lo paragonano a Pogba ma, a mio parere, non è quel tipo di giocatore, lui è più un numero 10 ed è simile a De Bruyne. Il calciatore francese ha più qualità in tutto ma gioca più dietro, Kacper è più predisposto a prender palla nella sua metà campo, ha qualità negli ultimi metri, in ripartenza e nelle scelte".
Abbiamo parlato di Kozłowski, ma ci sono altri ragazzi che potresti consigliare alle squadre italiane?
"Stiamo lavorando su diversi ragazzi che sono in Italia e in Europa. Posso suggerire il 2002 più forte in circolazione, tenendo conto anche di quanto costa, che è Yuriel Celi del Cantolao in Perù. Lui ha oltre 50 presenze tra i professionisti, ha fatto il capitano nell'U17 e sarebbe stato messo nella lista dei pre-convocati per la Copa America se non avesse sofferto di un problema fisico. Per me qualsiasi club dovrebbe acquistarlo, è un trequartista di 180cm che è stupendo a vedersi e in possesso della garra sudamericana. Poi c'è Telasco Segovia in Venezuela che è un regista molto forte, Aron Sanchez sempre peruviano che è un difensore di grande talento. Entrambi sono del 2003".
Si ringrazia Giulio D'Alessandro per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.