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ESCLUSIVA TJ - Cool su Beerensteyn: "Ha scelto la Juve per il calcio offensivo, Montemurro le ha già lanciato la sfida. Sulle sue qualità..."

di Mirko Di Natale

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il consigliere che negli ultimi otto anni ha assistito Lineth Beerensteyn in tutto e per tutto, Herbert Cool, per parlarne approfonditamente e non solo:

Il primo acquisto ufficiale delle bianconere è stato quello di Lineth Beerensteyn. Ci puoi raccontare come è nata la trattativa?

"Lineth desiderava vivere una nuova sfida, dopo che il Bayern ha deciso di non rinnovarle il contratto. Quindi era ora di andar via. La nostra scelta è stata quella di dare priorità ai club che giocano un calcio offensivo impegnati in Champions League. Lei è una calciatrice che può giocare in tutti i ruoli dell'attacco, per cui è molto duttile. La Juventus è un club che rispettava a pieno questi criteri, così abbiamo iniziato a trattare".

La Juventus è una squadra inarrestabile tra le mura amiche e in netta espansione in Europa. Vi ha convinti anche questo?

"Il calcio femminile, in questo momento, sta decollando molto velocemente; la Juventus appare davvero come una squadra molto professionale. A causa dell'incombenza dell'Europeo sono stati organizzati call e meeting online, ma dopo il primo colloquio con Stefano Braghin e Joe Montemurro c'è stato un ottimo feeling. Credo sia la cosa più importante".

Lineth, oltre a quella bianconera, ha avuto altre offerte?

"Sì, c'erano diverse offerte. Anche se non ha giocato tutte le partite negli ultimi sei mesi, è ovviamente campionessa tedesca con il Bayern, campionessa d'Europa e vice campionessa del mondo con la nazionale olandese. La sua velocità può far impazzire i difensori, farà la differenza".

Hai accennato alla mancata volontà del Bayern di non rinnovarle il contratto, come mai?

È stata una decisione avvenuta in maniera reciproca, con rispetto e professionalità tra le parti. Ha trascorso cinque anni a Monaco, durante l'ultima stagione ha avvertito che a questo punto della sua carriera - ora ha 25 anni - vuole ancora crescere molto e può farlo solo giocando. La stuzzicava vivere una nuova sfida in un ambiente diverso. Lineth è estremamente concentrata sul migliorare se stessa".

La Juventus, in questa stagione, cercherà di migliorare i risultati della stagione precedente. Quali saranno gli obiettivi di Lineth con questa nuova maglia?

"Vuole giocare il più possibile in UWCL, aiutando le compagne a dominare ancora in Italia. Vorrà essere efficiente in qualsiasi posizione in cui giocherà, riuscendo così a fare tanti gol e assist. E' ambiziosa, ha l'obiettivo di portare in alto la sua squadra".

Lineth è la prima calciatrice olandese nella storia della Juventus. La presenza di de Ligt potrebbe essere importante per ambientarsi meglio a Torino?

"Non credo, anche se de Ligt è un giocatore fantastico e se avesse del tempo libero per parlare con Lineth sarebbe meraviglioso. Ma ovviamente le due squadre si allenano in sedi diverse e giocano le partite in stadi diversi. Non parlava una parola di tedesco quando si è trasferita al Bayern e ora lo parla correntemente, mi aspetto che faccia lo stesso in Italia. E, naturalmente, il cibo e la cultura italiana sono tra i migliori in Europa, quindi non mi aspetto delle difficoltà di ambientamento".

Per chi la conosce poco, quali sono le migliori qualità di Lineth?

Penso che Lineth sia una persona calma e riservata, ma che porti anche molta energia e divertimento in una squadra. Ha un grande sorriso e sa come influenzare l'atmosfera della squadra. Le è stato detto nella trattativa che la Juve è una famiglia ed è molto importante per lei, così come lo sono le sue stesse persone care. E ha un'incredibile conoscenza del calcio. Può analizzare ogni partita che vede in pochi minuti e ha un grande occhio per la strategia: è in grado di far male l'avversario. Coach Montemurro ha detto che la sfiderà per quanto concerne le sue posizioni da tenere in attacco. Ma penso anche Lineth lo sfiderà - in senso buono - perché ha un occhio acuto, anche in una partita, e di sicuro gli parlerà di ciò che vede".

Si ringrazia Herbert Cool per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.


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