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ESCLUSIVA TJ - Ciro Venerato (Rai): "Agnelli non dirà no a cessione CR7, per Locatelli possibile incontro Juve-Sassuolo in settimana. Non credo a Milenkovic e Pjanic, sull'attacco..."

di Mirko Di Natale

"Allegri è come se non fosse mai andato via, il nuovo ds Federico Cherubini, stimatissimo da Agnelli, Nedved e lo stesso tecnico bianconero, dopo una giusta gavetta è stato promosso con pieno merito ed ora è pronto per camminare da solo. E' un cambiamento nella continuità". Pensieri e parole del collega di Rai Sport molto esperto di calciomercato, Ciro Venerato, per parlare approfonditamente della Juve che verrà e non solo:

Un cambiamento nella continuità, in effetti non potevi trovare ossimoro migliore. Che cosa ne pensi?

"La possiamo anche definire come rivoluzione soft, perché il presidente bianconero si è affidato a persone di casa. Se Allegri è ricordato per le grandi vittorie ottenute, Cherubini si è dapprima occupato del monitoraggio dei giocatori di B e C in prestito poi è stato in Primavera, U23 e al fianco di Paratici apprendendone i grandi segreti. C'è un ritorno all'antico: la Juve, dopo due anni, ha capito di affidarsi nuovamente ad un allenatore pragmatico e dal profilo differente da quello dei grandi club europei. Evidentemente è il dna storico che lo impone".

Un vero e proprio cambio di rotta per tornare, come dicevamo al passato. 

"Sarri gioca un calcio che adoro, evidentemente era l'allenatore giusto nel momento sbagliato. Perché non ha avuto senso affidargli il progetto tecnico di Allegri con dei giocatori di idee differenti e restie a vivere nuove innovazioni tattiche. Anche se non è riuscito a fare il Sarrismo a Torino, da persona intelligente è comunque riuscito a portare a casa il titolo. Con Pirlo, invece, è stato differente, era troppo inesperto per guidare la Juve. Si può essere un grande campione in campo, ma ciò non vuol dire che sei pronto per allenare il giorno dopo. E' stato un salto nel buio".

Pirlo, però, è comunque riuscito a portare a casa due trofei. E non è mai semplice vincere alla Juventus, o no?

"Non si poteva pensare ad una riconferma poiché aveva vinto due trofei, che sono due partite. In Champions è riuscita a qualificarsi solo per merito del Napoli e del suo harakiri, in campionato è arrivata distante dall'Inter. Pirlo aveva comunque in mano una rosa più forte di quella di Sarri, perché non c'erano Chiesa, Kulusevski e McKennie. Questi sono giocatori che Maurizio adora e che avrebbero fatto le sue fortune. Ed eppure è riuscito a far peggio. Per me con un altro allenatore, questa squadra sarebbe riuscita a competere fino alla fine per tutti gli obiettivi".

A tuo parere, quali giocatori si rilanceranno sotto la guida del tecnico toscano?

"Il pensiero è che molti giocatori saranno rilanciati, uno tra tutti Dybala. Ronaldo si sta guardando intorno, ad oggi Mendes non ha portato nessuna offerta. Se dovesse portare una squadra che riuscirà a garantirgli lo stesso stipendio, Cristiano andrà via. E Agnelli non farà grande ostruzionismo. Gli anni passano per tutti, l'asso portoghese si può rimpiazzare. Per me uno dei profili migliori sul mercato è Gabriel Jesus, con un Dybala tirato a nuovo e Morata potrebbero far bene nell'attacco bianconero. La Juve, comunque, si sta già guardando intorno".

Non solo Jesus, ai bianconeri piace tanto anche Vlahovic della Fiorentina.

"E' molto difficile, perché Gattuso ha chiesto a Commisso la sua riconferma. Jesus ritorna ad essere accostato alla Juve un anno dopo, non ci dimentichiamo che è stato Sarri a consigliarlo a Paratici. A mio parere, però, Dybala sarà il nuovo acquisto dei bianconeri, soprattutto se dovesse rinnovare e riesce a riprendersi completamente dall'infortunio. Ho sempre bocciato chi lo paragonava a Messi, ma faccio altrettanto con chi dice che è finito. Il numero 10 argentino è un giocatore che farà sempre la differenza. Dipende da quale offerta arriverà ai dirigenti, ma se i bianconeri dovessero decidere terrebbero Paulo e non Cristiano. Con quei risparmi, prendere il brasiliano del City sarebbe geniale".

A centrocampo come è la situazione?

"Si sta cercando un centrocampista importante, il nome più gettonato è sicuramente quello di Locatelli che piace, però, anche a Tottenham, Barcellona e Dortmund. Il vantaggio della Juve è che il giocatore ha già detto al Sassuolo che il suo sogno è di andare a Torino, ma Carnevali non è disposto ad abbassare il prezzo. Anzi. L'Europeo è un'ottima vetrina per alzare il valore attuale di 40 a 45 milioni, anche se i bianconeri possiedono diversi giocatori come Frabotta, Rovella o Fagioli che potrebbero essere ceduti in maniera definitiva e abbassare il prezzo".

Hai notizie di incontri che potrebbero esserci tra i due club?

"Sì, la partita è decisamente aperta. Il Sassuolo sta definendo Dionisi con l'Empoli, nel corso della settimana potrebbe esserci l'incontro a Milano. Gli uffici di Carnevali a Milano distano a soli 300 metri dal quartier generale della Juve in C.so Manzoni, si guardano quasi dal balcone. I due club si siederanno e tratteranno, partendo dal presupposto che gli emiliani lo valutano 40 e i bianconeri possiedono il gradimento del giocatore".

Non solo Locatelli, ad Allegri piacerebbe allenare nuovamente Pjanic,

"Può arrivare solo in prestito, a bilancio pesa circa 48 milioni dopo il primo ammortamento e il Barcellona vuole assolutamente evitare la minusvalenza. Non mi sembra questo il momento, forse potrebbe esser fatto un tentativo in extremis. Mi risulta che la Juve voglia ringiovanire la rosa e cerca dei giocatori che non hanno grossi stipendi, l'esempio di Locatelli è calzante perché prenderebbe tre milioni. E' un pupillo di Allegri, questo è vero, ma non credo sia un target reale. Loro si stanno concentrando unicamente su Locatelli, sperando che non venga fuori la concorrenza citata prima".

Credi ad una partenza di Demiral per l'innesto di Milenkovic o di un altro difensore?

"Non credo Milenkovic verrà a fare la panchina, la Juve poi non proverà a prendere un nuovo centrale. Bisognerà capire se andrà via Demiral o un altro giocatore come Alex Sandro. Oltre a Bonucci e Chiellini c'è un certo de Ligt che ritengo in proiezione il più forte difensore in Europa, a parte qualche difficoltà iniziale è diventato un campione vero. Con Allegri diventerà ancora più forte".

I tifosi della Juve ci sperano: fuori Alex Sandro e dentro Gosens.

"Gosens è un'ira di Dio, ma a me risulta che l'Atalanta non farà più di una cessione importante in questa sessione di mercato. E il motivo è il bilancio, è in attivo e ricco dalle ultime partecipazioni in Champions. Ormai è una big. Ad oggi è ancora presto, magari tra un mezzo arriva l'offerta per Alex Sandro e la Juve valuta di andarlo a rimpiazzare con Gosens. Vedremo quel che succederà".

Si ringrazia Ciro Venerato per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.


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