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ESCLUSIVA TJ - Bonetti sulla nuova Juve: "Il problema è sempre la mentalità, sconvolto dalla gestione dei fuori rosa. Motta? Qui il secondo posto non è contemplato

di Mirko Di Natale

La redazione di Tuttojuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex centrocampista bianconero dal 1985 al 1987, Ivano Bonetti, per parlare approfonditamente degli ultimi avvicendamenti in casa bianconera e non solo:

Cominciamo dalla fine: Koopmeiners e Nico Gonzalez sono i due giocatori giusti per rinforzare ancora di più questa Juventus?

"Sono del parere che i giocatori debbano essere in possesso della personalità per reggere il peso di questa maglia, come spessore non saprei ma a livello di qualità Koopmeiners e Nico sono giusti per la Juve. Il problema della Juventus è sempre la mentalità, perché è la quarta volta dal 2019 che cercano di cambiare progetto e ci vuole più stabilità. Bisognerà vedere se la sposeranno fino in fondo, ci vorrà come sempre più pazienza che tempo".

Fa bene la Juventus ad inseguire così a lungo Koopmeiners?

"Koopmeiners è un giocatore abituato a giocare uomo su uomo nell'Atalanta, a differenza di Thiago Motta che chiede di cambiare molte posizioni in campo e cerca di sfruttare più lo spazio. Quindi, bisognerà capire come riuscirà ad ambientarsi in fretta alle nuove indicazioni tattiche. Il calcio di Gasperini è differente in tal senso e ci vorrà ambientamento: prima con il talento naturale ci riuscivi subito, ora fai più fatica visto che i calciatori sono un po' più costruiti. Anche perché la Juventus, a differenza dell'Atalanta, deve ricreare un certo tipo di gioco e il suo sistema non è ancora collaudato. La pressione che c'è a Torino, dopo due pareggi di fila, poi, non c'è a Bergamo. Anche questo è da tenere in considerazione".

La Juve, poi, ha bisogno ancora di completare la rosa, almeno con altri due/tre giocatori.

"Sono d'accordo ma siamo sempre lì, i fuoriclasse non li puoi comprare e quindi ti devi affidare ai buoni giocatori. L'importante è che saranno profili adatti per il calcio di Motta, altrimenti non renderanno al massimo delle loro potenzialità".

Ti aspettavi una gestione dei fuori rosa così netta e decisa nei confronti di tanti giocatori importanti?

"Clamorosamente no, perché la Juventus non metteva mai nessun giocatore fuori rosa. Sono sconvolto. E' vero che i tempi sono cambiati, ma così le situazioni peggiorano di giorno in giorno e bisognerebbe ristabilire un po' di equilibrio in tutte le società. Per evitare di creare maggiore confusione, basterebbe che i giocatori rispettassero i contratti firmati e le società rispettassero tutti gli accordi presi in sede di firma. Ma è possibile che a Chiesa, l'unico giocatore italiano che salta l'uomo, non si riesca a trovare una collocazione? Ho letto, poi, che lui chiede un sacco di soldi in più per l'ingaggio. E queste, francamente, sono due anomalie che prima non succedevano, c'era più serietà e più controllo su queste situazioni. Il calcio sta andando allo sfascio, i giocatori buoni come Calafiori li paghi 50mln e i fuoriclasse non te li puoi più permettere. Allora un attaccante che segna 30 gol, oggi, quanto lo devi pagare? Siamo fuori di testa, tutti dobbiamo dirlo e i primi a farlo devono essere i giornalisti che parlano di questo sport".

Quindi non invidi Thiago Motta per quello che dovrà fare alla Juve?

"Ha dimostrato carattere nella scelta, ora dovrà farlo coi risultati e cercare di essere competitivo in Champions per cercare di vincerla e riuscire a portare a casa nuovamente lo scudetto dopo tanti anni. Ad Allegri era stato chiesto di vincer tutto, visto che una Juve seconda non è più contemplata, quindi da parte mia ci sarà molta curiosità nel seguire quest'anno la formazione bianconera".

Si ringrazia Ivano Bonetti per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.


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Martedì 17 settembre
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