ESCLUSIVA TJ - Bia (Ag. Macca): "Juve lo voleva da un anno, spero Motta se lo possa un po' godere. E' come Enzo Fernandez. Cambiaso? C'era il Real Madrid, ma..."
La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'agente di Federico Macca - ma anche ovviamente di Andrea Cambiaso -, Giovanni Bia, per parlare approfonditamente del neo arrivo in Next Gen e non solo:
Nella giornata di ieri è arrivato l'annuncio ufficiale che rende Federico Macca un nuovo calciatore della Juventus Next Gen. Quale è il tuo commento a riguardo?
"Sono felicissimo quanto lui e la sua famiglia, così come Luca Dell'Amico che lo ha scoperto. E' un giocatore forte, merita la chiamata di un club così importante come la Juventus. E' da più di un anno che la società bianconera lo seguiva, non è stato semplice chiudere la trattativa poiché l'Entella aveva altre richieste importanti da club di A e B. Per me è un giocatore importante che in breve tempo, oltre alla Next Gen, può calcare il palcoscenico più importante della prima squadra".
Ci puoi confermare che una delle società interessate di Serie A era l'Atalanta?
"Sì, il pressing dell'Atalanta era davvero molto forte. Posso dire che anche Fiorentina e Torino erano sul ragazzo, ma la Juventus è stata la prima a muoversi e abbiamo voluto rispettare la nostra parola".
Il suo ex tecnico all'Entella, Gennaro Volpe, diceva a TuttoJuve che lo avevano colpito la personalità e la maturità dimostrata fin da ragazzino. Sei d'accordo?
"Assolutamente sì, già da ragazzino si comportava in campo come un veterano. Ciò che mi aveva impressionato, la prima volta che lo avevo visto dal vivo, era il suo modo di andare a parlare con l'arbitro in maniera decisa ma educata. Ha già due campionati di C alle spalle con più di 70 partite disputate, tutti gli allenatori che si sono susseguiti lo hanno sempre impiegato ed è sempre stato un ragazzo di personalità come diceva il mister".
Pur andando a giocare nella Juventus, di certo il suo atteggiamento potrebbe essere da esempio per i nuovi compagni.
"E' il percorso giusto, c'erano anche squadre di B che ci avevano provato. Ma la Juve è la Juve, siamo sinceri: il direttore Chiellini, ma anche gli altri direttori Giuntoli e Pompilio hanno fatto di tutto per portarlo. I 2003/2004/2005 bianconeri escono dal settore giovanile e devono ancora mangiare il pane duro, ma lui questa fase l'ha già attraversata".
Allora scendo nel dettaglio: a quando risalgono i primi approcci con la Juventus?
"La Juve ci aveva già provato nello scorso calciomercato, poi Cristiano non si era ancora insediato ufficialmente e quindi ha preferito seguirlo per ancora un anno. Claudio ha fin da subito apprezzato le sue qualità, per me la Juve ha fatto proprio un gran colpo".
Può ricordare, per caratteristiche e non per fisiche, Adrien Rabiot?
"Fisicamente è completamente diverso, a livello di caratteristiche potrebbe sembrarlo. Però io l'ho sempre accostato ad Enzo Fernandez, è un centrocampista moderno bifase in grado di attaccare e difendere con la stessa bravura. Spesso ha fatto il trequartista, poi lo metti in mezzo al campo e rincorre tutti. Ha la personalità giusta dei giocatori sudamericani".
Quale è l'obiettivo principale di questa stagione?
"Lo sto aiutando a fissare degli obiettivi, gli ho detto che può arrivare a giocare in prima squadra. La Juve ha un allenatore che fa giocare i giovani, d'altronde a Bologna lo abbiamo visto come ha valorizzato Corazza e Urbanski. Federico è un ragazzo straordinario, a livello caratteriale è molto professionale, umile e lavora sempre in silenzio. Assomiglia molto ad Andrea Cambiaso".
Corsi e ricorsi storici, visto che lo stesso Motta è stato decisivo per Cambiaso nel suo cammino in Serie A.
"Vorrei potesse ripercorrere quella strada, con la capacità che ha Thiago di capire i giocatori in pochi minuti. Spero lo possa portar su molto spesso, che se lo possa un po' godere".
Visto che abbiamo accennato a Cambiaso, ci puoi raccontare come è stata la negoziazione per il suo rinnovo?
"La negoziazione è nata e conclusa nel giro di un paio di giorni, perché quando lavori con le persone intelligenti i problemi li risolvi sempre nella maniera più rapida possibile. Entrambe le parti volevano restare, c'era questa volontà comune, per cui l'aspetto economico è davvero contato poco per Andrea. Non siamo stati più di tanto a discutere, siamo rimasti contenti dell'offerta che ci è stata fatta e l'abbiamo accettata. Tanti i club che lo hanno cercato come Arsenal, Manchester United, Real Madrid che era pronto a far qualcosa, ma lui ha dato la sua priorità ai bianconeri".
Si ringrazia Giovanni Bia per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.