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ESCLUSIVA TJ - Barillà (La Stampa): "Sicurezza e convinzione, ma il Psg ha peccato di narcisismo. Perin il migliore, Bonucci e Bremer i peggiori. Allegri? Vi spiego la scelta di Locatelli..."

di Mirko Di Natale

La redazione di Tuttojuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il collega dell'autorevole quotidiano "La Stampa" e da sempre molto vicino alle vicende di casa Juventus, Antonio Barillà, per parlare approfonditamente di Psg-Juve e non solo:

La ripresa del Parco dei Principi può essere benzina pura per il prosieguo della stagione. Quali risposte può aver trovato la Juve a Parigi?

"I bianconeri hanno guadagnato sicurezza, convinzione e fiducia. Il carattere, in particolare, ha permesso di rimanere in partita nonostante l'uno-due e annullare il gap rispetto ad una squadra superiore come il Psg. Le sensazioni post Parc de Princes sono positive". 

Nella ripresa è venuta fuori la vera Juve, oppure è stato il Psg a rallentare di colpo?

"La Juve è uscita almeno in parte dall'impasse, ha cancellato la prestazione tremebonda di Firenze, ma è indubbio che il Psg abbia peccato di narcisismo".

Vlahovic-Milik: ha funzionato il doppio attaccante di Allegri?

"Test superato bene, ovviamente serve tempo per affinare l'intesa". 

Top & Flop, chi è il migliore e chi il peggiore nella sfida di ieri? 

"Il migliore Perin, che si conferma un secondo di lusso. Peggiori ex aequo Bremer e Bonucci, infilzati dai marziani dell'attacco francese, e Cuadrado che colleziona errori e disegna a conti fatti solo l'assist per il colpo di testa di Milik".

Bene il cambio McKennie-Miretti, ma come spieghiamo quello Milik-Locatelli con Kean impiegato solo negli ultimi minuti? Allegri non poteva tenere in campo le due punte? 

"McKennie ha impresso una svolta al match, la scelta di Locatelli non è banale volontà di coprirsi sfilando un attaccante: Allegri voleva più qualità in mediana per contrastare la supremazia francese e ha sacrificato Milik perché stanco. Nel finale ha provato il tutto per tutto. Io la vedo così". 

Sensazioni col Benfica? La rivedremo ancora a 3 la Juventus in difesa?

"Sarà una partita delicata, non decisiva, ma destinata a incidere una traccia profonda sul cammino per il.passaggio di turno. La dlfesa a 3, al di la delle scelte per la prossima sfida Champions, non è un esperimento isolato, ma una soluzione giudicata preziosa".

Si ringrazia Antonio Barillà per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista. 


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