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Ceravolo: "Fiducia a Spalletti e un nuovo contratto. Algoritmo? I numeri non dicono tutto"

di Marco Spadavecchia

"Ci vuole pazienza e tempo con alcuni calciatori arrivati dai recenti mercati della Juventus. Ai nostri tempi abbiamo aspettato giocatori importanti per mesi. E qualcuno di loro ha poi vinto anche il Pallone d'oro". Parola di Franco Ceravolo, ex dirigente e talent scout bianconero, commentando l'attualità della squadra di Spalletti a TuttoJuve

La Juventus arriva da due gare di fila vinte in Champions contro Bodo Glimt e Pafos. Come vede il cammino europeo dei bianconeri? 
"La partita contro il Benfica, secondo me, sarà determinante per il passaggio alla fase successiva. La Juve è rimasta in carreggiata e si può qualificare".

E in campionato cosa può fare? 
"La Juventus ha un'ottima rosa, ma deve ancora assimilare alcuni nuovi giocatori, soprattutto visto il cambio di allenatore. Spalletti sta cercando di assemblare al meglio la squadra".

Crede nel lavoro del tecnico?
"Spalletti è un ottimo allenatore, per lui parla la sua carriera. Ci sono davanti Milan, Napoli, Inter e Roma, oltre al Bologna e al Como, in classifica. La Juve è indietro rispetto alle altre e non può più perdere terreno. Spalletti è l'uomo d'esperienza di questa squadra e credo sia giusto che la società si affidi a lui, anche rafforzando il rapporto di fiducia con un nuovo contratto".

I bianconeri possono rientrare per lo scudetto? 
"Una mia Juve perse il titolo avendo 9 punti di vantaggio alle ultime 5 (Lazio nel 2000, ndr). Tutto è possibile. L'obiettivo concreto, per ora, resta quello di rientrare per il quarto posto, poi si vedrà".

Prima, parlando dei giocatori attesi e poi esplosi, si riferiva a Zidane? 
"Zidane è stato aspettato e poi ha fatto quello che ha fatto, così come Nedved. Mi riferivo in particolare a Nedved". 

La Juve di oggi aspetta Koopmeiners. 
"Riguardo al rendimento di un giocatore, entrano in gioco diversi fattori come l'ambientamento, la gestione tecnica e la collocazione tattica. Vedremo se Spalletti saprà far rendere meglio l'olandese, a cui non manca certo la qualità, magari con qualche accorgimento rispetto alla posizione in campo. Arretrando il giocatore, il tecnico ha già fatto una cosa intelligente togliendogli un po' di responsabilità". 

Nei suoi anni alla Juventus sono stati scovati o lanciati calciatori diventati poi campioni tra cui Trezeguet, Ibrahimovic, Chiellini e Marchisio, tra gli altri. Cosa ne pensa dell'algoritmo come parametro di scelta dei giocatori? 
"Può servire per una scrematura, ma la visione dal vivo sul campo è un'altra cosa. Poi ci sono fattori come il carattere e la vita privata di un atleta che fanno la differenza, oltre agli aspetti tattici, che i numeri spesso non raccontano".


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