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TJ - Chi punta il dito contro Danilo sbaglia e i numeri lo dimostrano

di Redazione Torino

A distanza di due mesi e mezzo dall'inizio della stagione, la Juventus di Thiago Motta è ancora alla ricerca di stabilità e continuità di rendimento. L'avvio record con 628 minuti di imbattibilità è stato il picco più alto toccato, con una discesa immediata (7 gol subiti in tre partite) che coincide con l'infortunio di Gleison Bremer e la titolarità di capitano Danilo. Chi è stato pesantemente criticato, nemmeno a dirlo, è stato quest'ultimo, ma quanto pesano le sue prestazioni sull'andamento difensivo complessivo a livello statistico? 

NUMERI, NUMERI E NUMERI - Analizzando i dati della Champions League emerge un quadro interessante: nelle due partite senza Danilo, la Juventus ha conquistato 4 punti subendo però tre gol. Con il brasiliano in campo, nelle altre due gare, la squadra ha raccolto 3 punti (un solo punto in meno) subendo però soltanto due reti. Ciò suggerisce che la Juventus, pur soffrendo alcune flessioni, non appare compromessa dalla presenza di Danilo. Le statistiche mettono in evidenza come le gare in cui Danilo è stato schierato siano state particolarmente impegnative sul piano difensivo: sono stati necessari 34 tackle e 39 disimpegni, contro i 26 e 27 delle due gare senza di lui. La retroguardia ha risposto prontamente con un aumento significativo dei palloni recuperati (81 contro 69), un tasso di successo nei tackle salito al 62% (rispetto al 50% contro Lipsia e Lille) e un’efficacia nei disimpegni rimasta pressoché invariata (84% contro 85%). Il contributo di Danilo risulta quindi solido. Confrontato con i compagni di reparto candidati a sostituirlo (Gatti, Kalulu, Cabal), Danilo ha vinto meno tackle solo rispetto a Cabal, ma ha superato Gatti e Kalulu. Inoltre, si distingue per il buon posizionamento nelle medie di disimpegni e palloni recuperati a partita, dove è secondo solo a Gatti. 

CONCLUSIONE - Questi numeri suggeriscono che, pur con qualche inevitabile sbavatura, la tenuta difensiva non risulta compromessa dalla presenza di Danilo. Al contrario, il capitano bianconero sembra poter continuare ad apportare un contributo fondamentale nella gestione della pressione difensiva. Teun Koopmeiners, nell'intervista rilasciata oggi a Tuttosport, ne ha parlato molto bene in termini di leadership e la sua esperienza è da sempre molto importante in una rosa che è la seconda per età media in Italia. E a 33 anni, trovate qualcun altro che corre come lui: contro il Parma, secondo i dati presenti all'interno del GPS, è stato colui che ha percorso più metri.


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