Thiago Motta e le vedove di Allegri
Fonte: Articolo di Sergio Stanco
La nuova Juve di Thiago Motta ha conquistato nove punti in cinque partite. E questo è un fatto. Sono tanti? Pochi? Dipende dai punti di vista…
Tre zero a zero consecutivi hanno risvegliato le vedove di Allegri, che si stanno prendendo la loro rivincita. Chissà che putiferio sarebbe scoppiato se fosse successo a lui… - il refrain degli allegriani. La risposta è semplicissima: nulla, se fossero arrivati dopo solo cinque partite di campionato da inizio corso (con in mezzo una convincente vittoria in Champions League). Il problema è che gli 0-0 (con prestazioni qualitative decisamente più scadenti) eravano ricorrenti da tre anni a questa parte (ed anche nella presente gestione, senza contare il 4-1 di Empoli o il 5-1 di Napoli etc etc).
Thiago Motta sta facendo meglio? Forse no (forse), ma ci sono buone ragioni per essere ottimisti. Eccone almeno cinque:
1. È vero che la squadra fatica a segnare, ma almeno ci prova, produce gioco, cosa a cui i tifosi della Juve non erano più abituati. Non percepire più la paura dei giocatori nel tenere palla, e vedere tre passaggi di fila, è già un grande successo.
2. La squadra è stata completata a fine agosto e l’allenatore brasiliano sta pian piano inserendo i nuovi. E parliamo di giocatori di caratura alla Koopmainers o alla Nico Gonzalez, che possono far fare un salto di qualità importante alla squadra.
3. I risultati ad oggi sono arrivati senza il contributo di Vlahovic. Qualora Dusan dovesse entrare nelle logiche di Thiago Motta, sarebbe difficile porre limiti a questa squadra.
4. Essere riuscito a fare ció che finora ha fatto, inserendo in pianta stabile giovano come Savona, Yildiz, Mbangula, avendo contemporaneamente rilanciato Kalulu, Gatti, Cambiaso e Mckennie, è un ulteriore vanto.
5. I grandi allenatori dicono sempre che gli scudetti si vincono in difesa. In questo caso è giusto che si sottolinei la penuria di gol realizzati, ma andrebbe anche rimarcato lo straordinario risultato di zero gol subiti in cinque partite giocate (di cui due contro Roma e Napoli).
Lo stesso atteggiamento di giallorossi e partenopei, arrivati a Torino con l’evidente intenzione di strappare un punticino, testimonia il rispetto (timore?) verso questa nuova Juve e il fatto di denigrarla potrebbe essere semplicemente un bieco tentativo di destabilizzarla.
Ad ogni modo, obiettivo fallito. Si prega di ripassare tra una decina di partite. Solo allora la critica potrebbe dare la sensazione di non essere pretestuosa o - peggio - tendenziosa.