.

OK, lo "schema" è giusto

di Giuseppe Giannone

Non sappiamo se Max Allegri, tecnico della Juventus, sia stato, negli anni, un fan del quiz televisivo "Ok, il prezzo è giusto", che spopolava in Italia tra gli anni '80 e '90. Quello che sappiamo, però, è che il tecnico livornese, nell'atto di girare la ruota dei moduli ha finalmente fatto "100". La Juventus scesa in campo al "San Paolo", e uscita vittoriosa contro i temutissimi partenopei, è stata senza alcun dubbio la migliore di una stagione che, fin qui, ha fornito troppe incertezze dal punto di vista tattico. Un 4-3-2-1 di ancelottiana memoria quello disegnato da Allegri per sfidare Sarri, modulo che potrebbe essere quello giusto per affrontare al meglio il resto della stagione. Con questo schieramento, ad essere valorizzati, sono soprattutto quei nuovi che avevano fin qui deluso, e che erano già stati sottovoce ribattezzati come "bidoni": Douglas Costa, che sta crescendo anche dal punto di vista fisico e della fiducia, in fase offensiva è più libero di cercare di accentrarsi e andare al tiro, non rinunciando agli obblighi di copertura in fase di non possesso, mentre Matuidi, al fianco di Pjanic e Khedira, dà forza fisica e filtro a un reparto che, con soli 2 giocatori, sembrava troppo fragile e poco propenso a dare copertura alla difesa, anche per via delle caratteristiche tecniche del bosniaco e dell'ex Real Madrid. Il francese ha 7 polmoni, difende e poi si presenta al tiro, e regala giovamento ad una difesa che sta tornando ad essere granitica. Il sacrificato eccellente, con questo tipo di modulo, sarebbe Mandzukic, che verrebbe relegato a "riserva", seppur di lusso, di Higuain, ma i vantaggi del centrocampista in più in campo sono innegabili. Chi girava la ruota e faceva 100 ad "Ok, il prezzo è giusto", vinceva un milione di vecchie lire: Massimiliano da Livorno potrebbe vincere qualcosa di più importante, nell'anno in cui molti davano la Juve per finita.