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La Vieille Dame de Paris: nei festeggiamenti è ora che qualcuno inizi a chiedere anche scusa

di Mirko Di Natale

La notizia è che, contro i favori del pronostico, la Juventus Women ha eliminato il più quotato Psg Feminines vincendo e convincendo senza discussioni sia l'andata e sia il ritorno per un totale di 5-2 (3-1; 2-1). Ci sono molte cose da dire e scrivere a posteriori, la prima che ci viene in mente - per farvi capire il valore dell'exploit - è che le transalpine si erano guadagnate l'accesso alle semifinali per ben due edizioni delle ultime tre, mentre la Juve era reduce dal buio più profondo dell'eliminazione col Francoforte dello scorso anno ai calci di rigore. Ora, giusto tra un paio d'ore, mentre Jennifer Echegini e Romèe Leuchter - che rifiutò la scorsa Primavera l'offerta dei bianconeri - guarderanno il sorteggio da casa, la Juventus conoscerà le proprie avversarie con la consapevolezza, come ribadito da mister Canzi, di potersela giocare con tutte. Non è presunzione, ma ragione. 

È ORA DI CHIEDERE SCUSA - Il segreto lo avevamo già svelato la scorsa settimana, ma ci teniamo a ribadirlo: la Juventus Women di oggi è già squadra a fine settembre. È il gruppo, il collettivo, l'unione di intenti a fare la differenza in campo, anche quando superi una estate in cui rivoluzioni staff tecnico e cambi molte titolari. Ci vuole sempre tempo e soprattutto pazienza per affrontare un cambiamento, la fortuna è che al timone ci sono professionisti in grado di tenere la barra dritta e di non farsi sopraffare da sbalzi umorali da discount. Non lo farà, perché è un signore, ma Massimiliano Canzi potrebbe già iniziare a togliersi qualche sassolino dalle scarpe, lui giudicato a priori perché proveniente dalla Serie C maschile e ritenuto non adeguato ad allenare la Juve secondo il parere più che illustre di qualche esperto tifoso social da cameretta. E sarebbe giusto chiedere scusa anche alla dirigenza bianconera, al direttore Stefano Braghin e al suo staff, criticata sul nulla mischiato al niente dalle più brillanti menti del web e capace invece di scegliere tutte le calciatrici perfette per l'idea di calcio del proprio allenatore. Va ricordato che le critiche fanno bene solo se costruttive, se atte a migliorare e non a distruggere la situazione. La genialità, come ammesso anche dalla collega Lucia Anselmi, è stata quella di fare un mercato oculato e di reinvestire come meglio non si poteva la cifra monstre incassata dalla cessione della già citata Echegini e con parte di quei soldi riuscirsi ad assicurare Hanna Bennison che ieri sera ha giganteggiato a centrocampo. Lo avevate notato, vero? Il salire e scendere dal carro è ormai diventato sport nazionale, ma ci vuole sempre grande equilibrio. C'era troppa preclusione attorno a queste ragazze che sembravano diventate delle brocche da un giorno all'altro, e invece il bello è del calcio è per ribaltare i giudizi servono i fatti e non le parole. 


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