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L'eterno partente: la storia di un giocatore che vuole parlare inglese

di Giulia Borletto

Passano i campionati, si vincono Scudetti e Coppa Italia, ma si parla sempre di lui e della sua partenza. Alex Sandro continua ad essere in bilico, continua a dividere il suo lavoro perchè altalenante, seppur sempre prezioso. Nell'ultima stagione come non mai, sul terzino brasiliano sono piovute critiche sonore. Perchè svogliato, impreciso, a tratti irriconoscibile. C'è chi l'ha definito con la testa altrove, magari a Londra, dove per tutta la scorsa estate si pensava andasse. Conte lo voleva e lo vorrebbe ancora, se non si fossero messi di mezzo ora Mourinho e lo United con i suoi 50 milioni sul banco. L'offerta del Chelsea 12 mesi fa rasentava i 60, si diceva, ma l'impossibilità di trovare un sostituto aveva bloccato tutto, con tanto di (dicono) delusione dello juventino. Con l'addio di Lichtsteiner e Asamoah adesso, c'è assoluta necessità di trovare qualche uomo di fascia di peso. Con i soldi degli inglesi magari la scelta sarebbe più facile, perchè i nomi ci sono e sono importanti.


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