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De Sciglio e Alex Sandro fino ai minuti finali di Dybala: tutti i segnali positivi da Bologna

di Edoardo Siddi

0-3 in un campo storicamente ostico e una sensazione di forza e serenità che è probabilmente il segnale più importante che la Juve lancia al campionato e si porta via dal Dall'Ara. Praticamente per la prima volta la Vecchia Signora si è potuta allenare per una settimana e la sensazione è che i frutti comincino a vedersi. Fisicamente a mentalmente. La Juve, va detto complice un Bologna morbidissimo, non va mai in difficoltà e non soffre nemmeno un secondo, affrontando l'impegno con la calma dei forti, di chi è consapevole di non dover accelerare per sbloccare la gara. Una sensazione di consapevolezza e solidità che quest'anno non sempre si è vista e per questo Bologna-Juve è un'istantanea che invita a guardare il futuro con ottimismo. Anche parlando dei singoli.

ALEX SANDRO - È tornato il vero Alex Sandro. La grande voglia di urlarlo al mondo stride con la cautela che la logica suggerisce, visto che se una rondine non fa primavera un pomeriggio di dominio totale al Dall'Ara non cancella i problemi delle ultime settimane. Il brasiliano, però, è stato dominante fisicamente, attento e soprattutto ha rimesso in mostra le sue qualità, con giocate a cinque stelle che lasciano intravedere anche una certa serenità che sembrava perduta. La sua gara può essere un punto di (ri)partenza.

DE SCIGLIO - Se Alex Sandro ha conquistato tutti, ha visto tifosi battersi per la sua permanenza e poi ha visto buona parte di essi osservarlo delusi dalle sue prove, per De Sciglio le cose finora sono andate in maniera decisamente diversa. Arrivato tra lo scetticismo generale, con sulle spalle il peso dell'addio di Bonucci, l'esterno è arrivato praticamente senza aspettative, con l'etichetta di flop annunciato incollata addosso. Il confronto con Dani Alves poi contribuiva a rendere ancora più difficile il suo compito. L'inizio è stato difficile, ma da quando è rientrato l'ex Milan ha rialzato la testa ed è diventato una certezza. A Bologna lo spicchio di tifosi bianconeri gli ha dedicato anche un coro dopo l'ennesima giocata di lucida qualità, segno che pian piano sta facendo breccia nel cuore dei tifosi. Le sue corse sono un altro segnale che arriva dritto a Vinovo e che permette a Mattia di guardare l'anno nuovo con un ottimistico sorriso. Prima di archiviare il 2017 però ci sono ancora tre partite in cui essere al massimo. 

DYBALA - Il caso più spinoso è il caso Dybala. L'esclusione della Joya per la seconda gara di fila ha fatto rumore e anche se la squadra ha tirato dritta per la sua strada senza fare una piega, recuperare il vero Paulo è fondamentale per il prosieguo della stagione. Il numero '10' bianconero ha calpestato il terreno del Dall'Ara per circa quindici minuti, nemmeno il tempo di togliersi di dosso il senza voto, ma in quel ritaglio di gara ha esibito scintille di talento e grinta che non si vedevano da tempo. Belle giocate, voglia di essere decisivo e gol sfiorato dopo una accelerazione di 30 metri. Segno che anche fisicamente sta tornando la forma migliore. E forse anche il vero Dybala. Presto per la sentenza, ma bastano sprazzi di Dybala per riprendere a sperare.


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