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DA ZERO A DIECI - ZERO RISCHI PER UN MORATA DA MUSICHETTA

di Massimo Pavan

La Juventus porta a casa tre punti importanti contro la potenziale terza forza del girone, sensazione da confermare, visto che la Dinamo ieri non è sembrata una formazione irreprensibile. Sicuramente la prestazione degli uomini di Andrea Pirlo è stata incoraggiante, come alcuni progressi dei calciatori. Nessun volo pindarico, perchè l'avversario era da valutare, domenica con il Verona un test più probante.

ZERO - come i gol subiti, seconda gara su quattro giocate senza subire gol, buona indicazione per Pirlo, da valutare la forza offensiva della Dinamo, apparsa un pò spuntata.

UNO - come le occasioni totali della Dinamo, la Juve regge, ma perde Chiellini, un infortunio che sicuramente priva Pirlo di un giocatore importante.

DUE- come i gol di Morata, l'attaccante brilla in una serata non semplice, bei gol, di opportunismo il primo, da attaccante vero il secondo, in progress.

TRE - come i punti, fondamentali, dopo due pareggi era importantissimo reagire e trovare la vittoria, per lottare per il primo posto del girone con il Barcellona che ha passeggiato sul Ferencvaros.

QUATTRO - all'atteggiamento della Dinamo, non riesce mai ad incidere, mantenere un modo di giocare passivo e poco convincente.

CINQUE - a Bentancur, da lui ci aspettiamo qualcosa in più, almeno in fase di inserimento, l'anno scorso era stato il miglior centrocampista della rosa, quest'anno è partito con il freno a mano tirato.

SEI - a Kulusevski, un colpo di tacco ed un paio di belle giocate non bastano, deve fare di più. Sei a Dybala, ancora fuori condizione, capiamo benissimo l'atteggiamento di Pirlo.

SETTE - a Chiesa, ci è piaciuto, carico, determinato, attento a non commettere ingenuità, punta sempre l'uomo. Deve imparare ad alzare di più la testa dopo il primo dribbling, ci piace la definizione di Capello: "dribblista ma non dribblomane".

OTTO - a Cuadrado. Il cross per Morata vale tantissimo, prestazione di qualità e quantità, non capiamo l'esclusione di Crotone, colpa del lungo viaggio

NOVE - alla difesa. Demiral entra e non fa rimpiangere Chiellini, Bonucci bene, Danilo, fortunatamente non fa danni, questa volta tutto bene quel che finisce bene.

DIECI - a Morata. Poco da dire, è la sua coppa, inizia la musichetta e lui si scatena, lo avevamo lasciato protagonista in Champions e lo ritroviamo così. Deve mantenere ora la stessa continuità e trovare il modo di integrarsi con gli altri attaccanti, ma è un bel Morata.


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