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DA ZERO A DIECI - ZERO COME I TIRI DELLA JUVE NELLA RIPRESA, 10 COME I MINUTI...

di Massimo Pavan

La partita di Firenze va analizzata con calma senza frenesia per capire i problemi di questa Juventus. Perché problemi ci sono dovuti alla condizione fisica, alle assenze ed ai tanti nuovi che impediscono di avere una squadra già rodata. Allegri non ha dato un gioco alla squadra, vedremo se lo darà, ma alla fine ai tifosi conta vincere ma se non ottieni nemmeno questo e' un problema.

ZERO - come i tiri della Juventus nella ripresa, un dato che evidenzia come la squadra sia totalmente scomparsa, scarica, impacciata nel ripartire e tutta chiusa dietro. Un brutto segnale. 

UNO - come i gol, lampo di Milik su bella azione corale. Unico elemento della partita da cui prendere spunto positivo per il futuro.

DUE - come le occasioni bianconere, il gol e la palla gol di MCKennie sfruttata male, il classico gol sbagliato e gol subito.

TRE - al secondo tempo della Juve. La seconda frazione e' stata totalmente insufficiente e negativa.

QUATTRO - a Kean. Dispiace la stroncatura, ma entra molle e non mangia l'erba. Dovrebbe fare di più e meglio. 

CINQUE - come i cambi di Massimiliano Allegri che non sono serviti a dare uno slancio alla squadra ma solo a tamponare una situazione fisica assolutamente precaria tra calciatori senza minutaggio ed altri alla frutta.

SEI - a Paredes. Partita tutto sommato sufficiente, l'argentino gioca con personalitá all'inizio, commette il grave errore sul rigore, trasmette ordine e poi scompare causa fine carburante. Sei come i giocatori acciaccati o stanchi ieri. Locatelli, Di Maria, Alex Sandro, Danilo, Paredes, più Rabiot. 

SETTE - come i gol segnati fino ad ora, troppo poco in cinque partite. L'attacco o meglio, la fase offensiva era un problema ed e' rimasta un problema.

OTTO - a Danilo. Una guida anche se non al meglio fisicamente nella ripresa. Con Bremer tiene su il reparto. Anche se mezzo infortunato si sacrifica.

NOVE - a Perin, perfetto nel rigore e decisivo con la parata finale, Szczesny può dormire sonni tranquilli. 

DIECI - come i minuti di Juventus. I bianconeri giocano i primi dieci, poi scompaiono e lasciano il campo con estrema tristezza. 


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