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DA ZERO A DIECI - DAGLI ZERO RISCHI AL DOPPIO DIECI TRA EMOZIONE E ASSENTI

di Massimo Pavan

La vittoria del Via del Mare vale molto perché ottenuta con dieci assenti, perché ottenuta meritando e perché rappresenta uno step ahead rispetto a quanto visto a Monza. C’è più gruppo, più unita, più voglia di vincere.

ZERO - come i gol presi, la Juventus mantiene la porta inviolata, settima volta in stagione in serie A, sicuramente un buon segnale. Lo ricordiamo le difese migliori vincono i titoli, ora bisogna ripetersi con l'Inter, ovviamente dopo il Psg.

UNO - come i rischi subiti, il palo finale, uno come i gol segnati, ma potevano essere di più. 

DUE- come le grandi occasioni oltre al gol, quesfo riesce a creare la Juve a Lecce, non tantissimo ma più di altre volte, comunque senza rischi.

TRE - ci aspettiamo di recuperare almeno tre giocatori per l'Inter oltre a Locatelli, Bremer, Di Maria e Vlahovic, se no sarà veramente una mezza tragedia.

QUATTRO - come i giovani in campo, ma alla fine sono cinque perché Kean e' un 2000, non lo dimentichiamo. 

CINQUE - a MCKennie, prova confusa, giustificata dal fatto che non stava bene.

SEI - a Milik, prova di voglia e fatica, ma da subentrante fa molto ma molto meglio. 

SETTE- a Miretti e Soulé, buona gara dall'inizio, anche se si può migliorare, soprattutto nell'efficacia offensiva. 

OTTO - all'impatto che ha Iling Junior, ormai da tre partite entra ed incide, non è banale. 

NOVE - al coraggio o forse chiamiamola disperazione per inserire tre classe 2003, due classe 2000, a volte quando ce n'era uno era già festa grande.

DIECI - alla voglia di Fagioli, quel pianto, quell'esultanza e' quella di chi si sente uno juventino vero, speriamo tutti che sia l'inizio di una bella storia dove possa essere protagonista, a volte quel palo della respinge fuori, ieri l'ha chiamata dentro. Dieci anche come il numero degli assenti, un numero che fa paura.


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