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Fontana: "5 maggio un brutto sogno. Ma ricordo il rigore su Ronaldo. E Moratti che ci disse…”

di Redazione TuttoJuve

Alberto Fontana, secondo portiere dell'Inter all’Olimpico, in quel drammatico 5 maggio 2002 per il popolo nerazzurro, è tornato su quello Scudetto perso all'ultima giornata ai microfoni di Fcinter1908.it:  “E’ stato un brutto sogno. Dopo una cavalcata stupenda, veder sfumare tutto all’ultima giornata è stato veramente difficile. La domenica prima c’era un rigore clamoroso per noi (quello su Ronaldo non fischiato da De Santis ndr) contro il Chievo e invece al 92’ subimmo il pareggio, mentre la Juventus vinse nel recupero a Piacenza, per cui arrivammo con una pressione ancora maggiore. Si sono dette tante cose sullo spogliatoio dopo la partita, ma quello che posso dire è che ricordo un silenzio surreale, riuscivamo a sentire il rumore delle gocce di sudore che cadevano a terra. Nessuno accettava questa cosa, la delusione fu incredibile. Si è detto che qualcuno si mise ad urlare, ma non è vero nulla. Difficile da spiegare come ci sentivamo in quel momento, Ronnie e Materazzi erano quelli che piangevano di più. Eravamo distrutti, poi entrò Moratti, che ritengo una persona di un’altra categoria, entrò nello spogliatoio con grande rammarico e disse: “Ok ragazzi, lo vinciamo il prossimo anno”. Ci rendemmo conto della fortuna che avevamo ad aver incontrato una persona di quel tipo, perché la classe non si compra da nessuna parte”.


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