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Inter, canale con l'Atalanta: nel mirino Palestra ed Ederson

di Redazione TuttoJuve

Per l’Inter si prospetta un’estate calda, con uno sguardo puntato soprattutto verso Bergamo. Il club nerazzurro ha definito una linea chiara: nessuna spesa fuori misura nell’immediato, mentre i veri investimenti saranno programmati per la prossima stagione. L’obiettivo è tenere aperto il dialogo con l’Atalanta, fiduciosi di poter chiudere almeno una delle operazioni in corso. E' quanto riportato stamattina dal Corriere dello Sport. 

L’anno scorso i milanesi avevano tentato l’assalto a Lookman senza successo. Oggi il mirino è puntato soprattutto su Palestra, considerato il rinforzo ideale per la corsia destra, anche alla luce dell’infortunio di Dumfries e delle difficoltà di Luis Henrique nel garantire continuità. L’Inter, per ora, conta di andare avanti con l’organico attuale, salvo eventuali opportunità improvvise. Il vero affondo sul giocatore è però rinviato alla prossima estate, quando il laterale rientrerà dal prestito al Cagliari, con il rischio che la sua valutazione possa crescere sensibilmente.

I rapporti tra i due club restano solidi, nonostante il mancato accordo per Lookman, come dimostrato dal recente arrivo di Zalewski alla corte di Gasperini. E proprio in occasione della sfida diretta al Gewiss Stadium potrebbero riaprirsi le trattative, non solo per Palestra ma anche per Ederson. Il brasiliano, già osservato in passato, era stato blindato dall’Atalanta, ma per la prossima stagione la situazione potrebbe cambiare: la società bergamasca è solita sacrificare ogni anno un big per sostenere nuovi progetti tecnici.

In casa Inter il sogno sarebbe riuscire a strappare entrambe le pedine, ma la prospettiva più concreta resta quella di riuscire a chiudere almeno una delle due operazioni.

Un’eventuale mossa di mercato significativa potrebbe dipendere dall’uscita di Frattesi, sempre più vicino all’addio. La sua esperienza interista sembra ai titoli di coda e il club è disposto ad ascoltare proposte vicine ai 30 milioni di euro, preferibilmente per una cessione definitiva o in prestito con obbligo di riscatto. Un incasso che potrebbe sostenere un nuovo investimento importante, eccezione già concessa altre volte rispetto al tetto interno fissato intorno ai 25 milioni di euro.


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