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Frattesi: "Il mio futuro? Ora sono ad un buon livello, in estate si vedrà. Il direttore si divertirà..."

di Alessandra Stefanelli

A margine del Premio Bulgarelli a Bologna, il centrocampista del Sassuolo Davide Frattesi ha parlato del suo momento e del suo futuro ai cronisti presenti: "Un riconoscimento importantissimo, sono felice. E' la dimostrazione che se uno lavora bene i risultati si vedono. Sono davvero contento".

Cosa aspettarci da questo finale di stagione?
"Di fare più punti possibile. A volte in trasferta non abbiamo fatto benissimo, dovremo ritrovare l'approccio alla partita".

Un bilancio personale della stagione?
"Penso positivo. Sono partito che ero un po' indietro, soprattutto mentalmente. Tutti sappiamo le vicende estive, ma sono contento di essere tornato sui binari giusti e di aver fatto questa stagione. Il ringraziamento va al mister, anche quando mi allenavo meno bene e non c'ero con la testa lui è rimasto sempre lì ad incoraggiarmi invece che farmi fuori".

Dove vede il suo futuro?
"Adesso voglio finire bene al Sassuolo poi vedremo. Ho promesso al direttore di non parlare di mercato e voglio mantenere la parola".

Lei si sente pronto per il salto?
"Nella mia vita ho sempre fatto tutto per step, partendo dalla B per poi salire in A. Ora sono ad un buon livello, poi in estate si vedrà. Gli interessamenti fanno super piacere, sarei bugiardo a dire il contrario. Fa capire che bisogna continuare a lavorare in questo modo".

Nel caso meglio Serie A o Premier League?
"Sinceramente non ci ho pensato, la Premier è un campionato di livello importante e bisogna arrivare lì al 100%. Bisogna arrivare preparati, credo sia giusto fare un altro passaggio prima di andare lì ma nella vita come nel calciomercato non si sa mai".

Ha parlato con Scamacca?
"Sì, mi affascina la Premier. Per l'intensità ed il grande lavoro, come vedo io il calcio. Quest'anno non è stato fortunatissimo per lui ma sono convinto che il prossimo anno farà bene come al Sassuolo".

Quale il segreto del girone di ritorno del Sassuolo?
"E' dipeso dal gruppo. Chi non gioca ha il morale più basso, la società ha fatto bene ad accontentare chi è andato via e a prendere alcuni ragazzi con entusiasmo e voglia. Questo ci è servito a ritrovare quel gruppo che si era un po' perso".

Che effetto fa sapere di essere un pezzo pregiato sul mercato?
"Non pressioni, è solo un piacere. Col direttore c'è stima, quando dice certe cose è un bene. Fa piacere sapere di valere tanto, sicuramente il direttore si divertirà questa estate".