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Corsport - I capricci di Douglas Costa bloccano il colpo Chiesa

di Alessandra Stefanelli

Come scrive l’edizione odierna del Corriere dello Sport, è corsa contro il tempo per la Juventus nella corda a Federico Chiesa. Una corsa in salita, visto che i bianconeri hanno bisogno di mettere a segno cessioni importanti prima di poter sferrare l’assalto all’attaccante viola. Douglas Costa è l’indiziato principale a fare spazio a Chiesa, con la Vecchia Signora che punta a incassare 40-50 milioni risparmiando 6 milioni netti di ingaggio. “Più difficili, e comunque meno remunerative, restano infatti le possibili cessioni di Khedira, Rugani e De Sciglio. Con il tedesco continuano le complesse trattative per la rescissione del contratto, che permetterebbe di liberarsi di un ingaggio da 6,5 milioni, risparmio parzialmente annacquato comunque dalla buonuscita che verrebbe corrisposta al giocatore. Ieri, intanto, il centrocampista si è allenato e il braccio di ferro prosegue. Su Rugani si stanno muovendo, invece, Valencia e West Ham senza però che sia ancora arrivato l’affondo concreto se non per un prestito. De Sciglio, invece, è ancora in bilico senza acquirenti all’orizzonte. Molto, se non tutto, insomma, dipende da Douglas Costa: l’attaccante ha rifiutato il Wolverhampton e non appare intenzionato a lasciare Torino, a meno che si presentino prospettive interessanti, di alto profilo. Un’occasione potrebbe arrivare dal Manchester United che è andato all’assalto di Jadon Sancho ma si è visto rifiutare dal Borussia Dortmund una proposta da 80 milioni più 20 di bonus. I Red Devils hanno da tempo i radar puntati anche sullo juventino e ora potrebbero tornare alla carica”, scrive il quotidiano.

In caso di addio del brasiliano, la Juventus proverebbe a offrire alla Fiorentina una formula “alla Morata”, prestito oneroso con diritto di riscatto che diventerebbe obbligo al verificarsi di determinate condizioni. Per il giocatore è già pronto un quinquennale da 4,5 milioni a stagione. Chiesa è valutato dalla Fiorentina 70 milioni, ma la pandemia potrebbe far crollare la cifra a 50.