.

Zeppilli: "Il governo deciderà le date degli allenamenti e se si potrà giocare. Ma vi spiego gli step della ripresa"

di Rosa Doro
Foto

Il professor Paolo Zeppilli, cardiologo e responsabile medico Figc, in un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport ha parlato della possibile FASE 2 che comprende anche la ripresa del calcio: "Cominciamo col chiarire un aspetto importante.La commissione medico scientifica che mi onoro di presiedere, composta da grandi esperti, ha elaborato un protocollo sanitario con le linee guida, ma non indica date per la ripresa dell’attività. Quella è competenza governativa. Noi da tecnici dovevamo semplificare tutta una serie di norme indispensabili per prepararsi alla cosiddetta fase due. Bisognerà vedere come sarà l’andamento delle prossime settimane. Quello che noi chiariamo sin dalla prima parte del protocollo (composto da 30 slide) è che, fin quando non sarà disponibile un vaccino, il rischio zero sul coronavirus non esiste e dunque vanno create le condizioni di sicurezza migliori possibili, quando le autorità decideranno che il calcio potrà riprendere".

Inoltre Zeppilli ha spiegato quali step precederanno una possibile ripresa: "Deve essere chiaro che il nostro protocollo potrà entrare in funzione dopo una decisione governativa. Dunque chi ci amministra, quando deciderà di riaprire certe attività, significa che avrà logisticamente assicurato che quelle condizioni di prevenzione siano disponibili su largo raggio. Risulta che probabilmente entro aprile il ministero della Salute deciderà di adottare alcuni test sierologici più attendibili, fra i diversi che vengono proposti. Per la prima settimana in allenamento verranno rispettate le distanze. Insomma niente partitelle. Poi, in assenza di controindicazioni, nelle successive due settimane non ci saranno più limiti. E dopo potrà ripartire il campionato? No. Quello farà parte di un secondo step della fase due. Ancora non completamente analizzato sotto il profilo della sicurezza. Visto che le squadre dovranno uscire da un isolamento per viaggiare. Bisogna valutare per bene le cose. Magari da qui a un mese abbiamo nuove evidenze della pandemia che possono portarci a rivedere i protocolli".


Altre notizie
PUBBLICITÀ