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Zaccheroni a Gazzetta: "Col senno di poi, calcio da fermare prima. Quando ripartiremo sarà tutto più intenso"

di Alessandra Stefanelli

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex allenatore dl Milan Alberto Zaccheroni ha analizzato il momento vissuto dal nostro Paese e dal nostro calcio: “Il calcio andava fermato prima? Col senno di poi, sì. Almeno si doveva avere la determinazione di fermarsi già la domenica dalla partita Parma-Brescia sospesa e poi ripartita, era l’occasione. Un turno in meno di abbracci e contatti tra giocatori chiaramente da evitare. Quando ripartiremo? Prima o poi, e sarà tutto più intenso: i rapporti con la gente, la vita di tutti i giorni, la gioia nel vedere calcio e sport. Ma questa stagione non so come faremo. Soprattutto per le coppe: sarà difficile superare i confini, per la paura reciproca di ri-contagio. In campionato se ci sono i tempi ok, e solo si è più che sicuri che non c’è più pericolo. Ma i play off no. I risultai finali con dei play off non pianificati in partenza sarebbero ancora più falsati. A proposito, mi fa piacere che il presidente Abe abbia detto no alle Olimpiadi. Giusto così: deve essere una festa globale, devono partecipare tutti i Paesi. Sarà la rinascita della Sport”.

Sugli stipendi: “Le imposizioni non mi piacciono. Preferisco quello che stanno facendo in Germania e in Inghilterra. Riduzione spontanee dei giocatori, secondo coscienza”.


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