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Vocalelli: "Strada facendo la Juventus si è convinta di essere grande"

di Rosa Doro

Nel suo editoriale per La Gazzetta dello Sport, Alessandro Vocalelli sulla Juventus scrive: "La Juve, c’è. Con la forza che è riuscito a infonderle il suo allenatore, con la convinzione che è cresciuta di partita in partita. Già, perché l’impressione è che l’ambiente bianconero si sia sempre più convinto di poter davvero lottare per lo scudetto, contagiando definitivamente il suo pilota. Allegri ha spesso giocato in contropiede con le parole - molto più che sul campo, dove ha invece ricercato quell’equilibrio che è alla base di qualsiasi prestazione - ma in cuor suo ha finito da tempo per convincersi che questa Juve ha molte carte da giocare. Ma la Juve, anche da Lecce, ha ricavato sensazioni molto positive. Anche quella di poter fare a meno non solo di Chiesa, ma anche del centrocampista che rappresenta un elemento di assoluta originalità con le sue accelerazioni: cioè Rabiot. Eppure, anche senza il francese, la squadra ha macinato il gioco e le certezze degli uomini di D’Aversa, che per quasi un’ora ci hanno provato, per poi arrendersi a Vlahovic. Un centravanti ormai recuperato ad altissimi livelli".