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Vocalelli: "La Juve ha il merito di tenere aperto il campionato. Allegri sta guardando oltre il mercato"

di Giuseppe Giannone

Sulle pagine de "La Gazzetta dello Sport", Alessandro Vocalelli analizza i meriti della Juventus e di mister Allegri: "Ha tanti meriti, la Juve. Anche quello di tenere vivo un campionato che l’Inter ha provato - come il Napoli dello scorso anno - a comandare praticamente senza rivali. Invece no. I bianconeri sono lì, a due punti, capaci di tenere testa ai nerazzurri, con un modo di stare in campo redditizio, pratico, in cui anche i difensori si improvvisano goleador, a dimostrazione di un collettivo che funziona. C’è chi ancora eccepisce sulla qualità del gioco, ma forse bisognerebbe cominciare a pensare che la bravura di un allenatore e di una squadra è nel saper esaltare le proprie caratteristiche.

 Allegri si è trovato “costretto” a valorizzare le risorse interne, senza immaginare interventi esterni che potessero dargli una mano. Pensando solo a… fare l’allenatore. Si è così “accontentato” di poter avere ancora Rabiot, ha chiesto a McKennie di mettersi a disposizione del gruppo con il massimo dell’umiltà, si è preoccupato di far crescere i giovani, ha tirato a lucido Rugani, e via di questo passo. Si è concentrato insomma sul lavoro - dicevamo - quasi dimenticato degli allenatori: fare cioè gli allenatori. Senza aspettarsi acquisti che potessero magicamente aiutarlo a trovare una soluzione più comoda.

Se nel terzo posto dello scorso campionato - al netto della penalizzazione e all’interno di una stagione in cui è davvero successo di tutto - c’è stata la capacità di isolare il gruppo, questo secondo posto è il frutto di quello che dovrebbe essere il ruolo principale di un tecnico: saper guardare oltre il mercato. Anche se, arrivati a questo punto e con gennaio alle porte, forse bisognerebbe dare anche a lui una mano e un rinforzo. Ma questo è un altro discorso".