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Ventura: "BBC messa in croce dopo una partita, serve equilibrio. La Serie A è sempre stata aperta"

di Alessandra Stefanelli

A Firenze, amargine della Hall of Fame ha parlato il ct dell'Italia, Giampiero Ventura. "Abbiamo creato un gruppo di giovani: la denominazione stage è impropria. Noi abituiamo i giovani a vivere Coverciano come una normalità, a vestire l'azzurro. Molti di quelli che sono nelle prime convocazioni saranno nelle seconde. Non vogliamo creare ansia da prestazione ma avere conoscenze maggiori. Non vogliamo passaggi bruschi ma naturali, ci sono i presupposti per far qualcosa di importante. Quanto non lo so ma sicuramente proiettato nel futuro. Lo dirà il campo, è chiaro. Mi si sono fatti dei nomi, dai Donnarumma in poi: non vanno scordati i senatori, la 'BBC' ha perso una partita ed è stata subito messa in croce. Serve più equilibrio nei giudizi, sono giocatori importantissimi per noi".

Su Chiesa: "Me lo avevano già segnalato. E' stato una piacevole sorpresa, se non succede niente nelle prossime convocazioni allo stage ci sarà. Non fa che confermare quel che dicevo in tempi non sospetti: ci sono più giovani di quel che pensate ma li conoscevo e vedevo già. Prendete Gagliardini: mi dissero 'come si fa a convocarlo se non ha mai giocato?'. Ora tutti parlano di lui. Lavoriamo perché diventi quel che ci si aspetti che diventi, per fare con questi ragazzi lo zoccolo duro della Nazionale che verrà".

Sulla Serie A: "È sempre stata aperta. La Juventus è sempre stata favorita, ha un organico di grandissima qualità rispetto alla media ma non esistono campionati vinti prima di giocare. Il campionato è aperto non perché la Juve ha perso con la Fiorentina ma perché Roma e Napoli hanno ambizioni. In Italia non puoi addormentarti, funziona così. Non c'è niente di strano o di straordinario: per vincere devi essere sempre sul pezzo. Capisco i giocatori della Juventus, ma restano comunque i favoriti per il loro organico anche se, come ha detto Allegri, nessuno gli regalerà il titolo".

Su Berardi: "Sarà convocato ma sarebbe stato convocato anche in passato se non si fosse infortunato. Sono felicissimo che sia tornato, stiamo cambiando anche modulo e abbiamo bisogno di esterni. La Nazionale conta su questi ragazzi, poi sta al giocatore. C'è consapevolezza è che questi giovani, di qualità, abbiano solo bisogno di tempo per poter capire quale sia la strada giusta da seguire per diventare protagonisti in Nazionale".


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