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Ulivieri su Allegri: "La sfuriata in Coppa Italia? Aveva le sue ragioni. Un rischio per lui andare all'estero"

di Alessandra Stefanelli

"I nostri allenatori sono i più bravi di tutti, l'hanno confermato i risultati di questo campionato. In più, i nostri allenatori non stanno operando in mezzo a grandi ricchezze, abbiamo tante società attente ai bilanci, le disponibilità non sono le stesse di altre realtà europee. Guardo i campionati stranieri e soprattutto le squadre di metà classifica, quelle che possono spendere come noi. Mi sembra che il nostro calcio sia di livello superiore". È il bilancio di fine campionato di Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1: "Gli esempi non mancano. Tutti gli anni vengono fuori nuovi allenatori, alla prima o seconda esperienza. Ci sono ricambi importanti, come Palladino o Cannavaro. Nicola ha fatto l'ennesima rimonta. Gasperini ha fatto grandi risultati. E poi ci sono allenatori che vanno meno su giornali come Marco Baroni: il Verona è una squadra che è stata cambiata totalmente a gennaio e l'ha rimessa in piedi. Baroni è un allenatore silenzioso ma rientra nel suo stile".

Allegri e la sfuriata in Coppa Italia: "È stata un'eccezione, un episodio all'interno del quale bisogna ricordarsi le motivazioni che sono venute da un lungo periodo nel quale Allegri è stato in discussione non tanto dai tifosi ma anche dalla società. Un momento che si può anche capire".
 
Pioli e Allegri, futuro fuori dall'Italia? "Può darsi che scelgano di andare all'estero. Secondo me è un rischio, però abbiamo ricambi in Italia e all'estero, penso a De Zerbi su tutti".


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