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Uefa.com - Tutto quello che c'è da sapere su Maurizio Sarri

di Redazione TuttoJuve

Il sito ufficiale ha salutato l'arrivo di Maurizio Sarri sulla panchina bianconera con un lungo articolo che ricostruisce le tappe della carriera del tecnico:

Reduce dal primo trofeo conquistato in carriera, la UEFA Europa League, Maurizio Sarri ha lasciato il Chelsea per accasarsi alla Juventus: ecco tutto quello che c’è da sapere sul tecnico toscano.

Lo spettacolo alla Juve

La Juventus è la dominatrice del calcio italiano, ma oltre a vincere ora punta a convincere. Sotto la guida di Massimiliano Allegri, i Bianconeri si sono confermati imbattibili in Serie A, ma in molti li avrebbero voluti vedere giocare come il Napoli di Sarri nel triennio 2015-18. Probabilmente serviranno tempo e pazienza perché le sue idee attecchiscano, ma Sarri non cambierà la sua filosofia offensiva e se i giocatori saranno dalla sua, potrebbe fare grandi cose.

Cristiano Ronaldo, in particolare, accoglierà Sarri a bracica aperte, perché è il tecnico ideale per un attaccante. Gonzalo Higuaín ha segnato 36 gol nel 2015/16 sotto la sua guida e la stagione successiva, quando l'argentino ha lasciato il Napoli per la Juventus, Sarri ha reinventato Dries Mertens come "falso nove": il folletto belga ha replicato con 28 gol stagionali, polverizzando tutti i propri record. UN ruolo simile per CR7 è un'ipotesi suggestiva. 

L'amore per il calcio offensivo

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Highlights: Man. City - Napoli 2-1

Dopo il successo 2-1 ottenuto dal Manchester City contro il Napoli nella fase a gironi della UEFA Champions League 2017/18, Josep Guardiola aveva dichiarato: "Ho affrontato una delle squadre più forti che io abbia mai sfidato in carriera, probabilmente la più forte". L'ex tecnico del Milan e Ct dell'Italia Arrigo Sacchi è un altro grande estimatore di Sarri, che ha definito "un genio".

Le squadre di Sarri hanno sempre avuto una solida base difensiva, ma a livello tattico c'è stata un'evoluzione dal 4-2-3-1 al 4-3-1-2 ad Empoli (2012-15), fino al 4-3-3 di Napoli e Chelsea. Il Napoli di Sarri è stato una squadra molto prolifica e nella stagione 2016/17 ha realizzato 94 reti, record per il club.

Cosa ha imparato al Chelsea

Maurizio Sarri con il primo trofeo vinto in carriera©Getty Images

Sarri ha dovuto fare i conti con le critiche a Londra, ma ha guidato i Blues al terzo posto finale in campionato e alla conquista della UEFA Europa League (primo trofeo in carriera per lui). Pur non rinunciando mai all'amato 4-3-3, Sarri ha spesso cambiato fisionomia alla squadra, optando talvolta per varianti più difensive e inserendo volti nuovi nell'undici di partenza.

Tra gli ultimi regali lasciati in dote al Chelsea, spiccano Ruben Loftus-Cheek e Callum Hudson-Odoi, entrambi schierati titolari con frequenza dal tecnico 60enne e capaci di sfornare gol, assist e prestazioni convincenti. 

Allenare per amore del calcio

Sarri si è messo in luce con l'Empoli dal 2012 al 2015©Getty Images

Nel 2005, quando era all'Empoli e gli domandarono se gli dispiacesse essere il tecnico meno pagato della Serie A, Sarri rispose: "Dispiaciuto? State scherzando? Mi pagano per fare qualcosa che avrei fatto gratis dopo il lavoro. Io sono fortunato". E le sue non erano parole dette a vanvera. 

Sarri a parole

"Il nostro obiettivo è giocare bene. Ci piace giocare un bel calcio, divertirci e divertire".

"A inizio carriera ero più rigido. Pensavo che la tattica fosse la cosa più importante. Ora so che c'è un bambino dentro ogni giocatore e che un allenatore non deve dimenticare la parte ludica del calcio perché, dopo tutto, il calcio è un gioco. Se un calciatore si diverte, gioca due volte meglio". 


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