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Udinese, Cannavaro: "Difficile non accettare la chiamata di certi club"

di Marta Salmoiraghi

Dopo l'esonero di Gabriele Cioffi l'Udinese ha scelto di ripartire dall'ex bianconero Fabio Cannavaro per cercare di risollevare le sorti del club e assicurarsi la salvezza.

Oggi Cannavaro si è presentato alla stampa con una conferenza di cui vi riportiamo alcune dichiarazioni riprese dai colleghi di TMW:

"La chiamata dell'Udinese, un compito difficile da qui in avanti:
"Quando ti chiamano certe società è difficile dire di no, la storia nelle scelte è importante. L'Udinese ha storia da società seria, dove puoi venire e lavorare, sono state ore sicuramente intense, la chiamata è stata così veloce... ma era giusto accettare, ho le giuste motivazioni. Il momento sicuramente è complicato ma partiamo da una buona base, la squadra ha problemi ma ci sono qualità, tecniche e umane. Ho visto i giocatori, sicuramente c'è da lavorare, come detto ai giocatori se aspettiamo partita per partita di non subire gol, di fare questo e quell'altro non ce la facciamo, dobbiamo subito pensare di alzare l'asticella, quattro vittorie sono poche, dobbiamo tutti subito alzare l'asticella".

Quali insegnamenti ha tratto da Lippi o Capello?
"Citi due fenomeni, avevano nelle regole e nel concetto di squadra l'ambizione di vincere sempre. Due caratteri forti. Due personaggi che hanno fatto la storia del nostro calcio. Spero di aver preso un pezzettino da tutti, ci sono anche Zaccheroni, Sacchi, Trapattoni, Zoff, ne ho avuti veramente tanti. Non è facile poi trasferire certi insegnamenti, pensiamo tutti alla tattica, alla tecnica, ma sono ragazzi che spessono vivono fuori, a volte ci vuole il bastone, a volte la carota, spesso la cosa più complicata è la gestione"


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