Torino, Vanoli: "Dispiace per Zapata. Balotelli? Non parliamo di queste cose"
Il tecnico del Torino, Paolo Vanoli, è intervenuto alla Palermo Football Conference. Queste le sue parole raccolte da TMW: "Ho fatto tutta la gavetta, una bellissima gavetta partita dall'Eccellenza, poi due anni in Serie D e l'opportunità di entrare nelle Nazionali giovanili come osservatori. Lì ho incontrato grandissimi maestri come Arrigo Sacchi e Antonio Conte, con il quale ho avuto di lavorare al Chelsea. Tutte le persone che ho incontrato hanno influenzato la mia carriera, ho avuto la fortuna di conoscere allenatore importanti e vincenti, che mi hanno insegnato a gestire".
Dopo il Chelsea l'Inter, poi la grande occasione da solo allo Spartak Mosca. Che esperienza è stata in Russia?
"Indimenticabile e complicata, visto che dopo due mesi è scoppiata la guerra. Mi sono ritrovato, senza vergogna, a piangere in hotel e ho fatto soffrire la mia famiglia. A Mosca, parlando con l'ambasciatore, mi è stato chiesto di onorare il contratto perché Mosca era una città sicura. Devo dire che è vero, visto che se dovessero toccare Mosca scoppierebbe la terza guerra mondiale. Poi abbiamo vinto la Coppa, dopo 20 anni, ed è stato bellissimo e importantissimo per me".
Lasciare Conte è stato complicato?
"Sì, la decisione è stata sofferta. La coincidenza è stata che mentre firmava per il Tottenham ho ricevuto la chiamata dello Spartak. La scelta è stata difficile, Antonio si è dimostrato di essere una grandissima persona".
L'infortunio di Zapata?
"Mi dispiace tanto per il ragazzo, sappiamo quanto sia importante, ma tutti noi dovremo dare qualcosa in più per lui. Balotelli? Non parliamo di queste cose".