Teotino (Gazzetta): "Calcio in TV per tutti ma non può essere gratis. Ecco la soluzione"
Nel suo editoriale per La Gazzetta dello Sport, Gianfranco Teotino ha parlato della questione del campionato in chiaro proposto da Spadafora: "Il calcio è di tutti? Sì, certo, ma non gratis, non si capisce perché dovrebbe esserlo. Inutile girarci intorno: l’idea di trasmettere in tv, alla ripresa del campionato, le partite in chiaro è puramente demagogica, si potrebbe dire populista, per usare un termine più alla moda. Intendiamoci, un problema c’è: la disputa di tutti gli incontri a porte chiuse toglie agli appassionati la libertà di decidere se andare allo stadio oppure no. Ma, al di là di ogni considerazione sulle cause indubbiamente di forza maggiore che in questi mesi ci hanno tolto ben altre libertà, non va dimenticato che a vedere una partita non si va gratuitamente: si deve pagare il prezzo del biglietto o dell’abbonamento. Quindi oggi bisognerebbe discutere non tanto di calcio in chiaro per tutti, quanto della necessità di dare a chi è abituato ad andare allo stadio con una certa frequenza o, a maggior ragione, a chi ci va sempre e ha già pagato per andarci, la possibilità di fruire dello spettacolo in arrivo, anche se non è abbonato alle emittenti che ne detengono i diritti, Sky e Dazn, e non ha né l’intenzione né i mezzi per abbonarsi adesso. La soluzione c’è e dovrebbe essere tecnicamente percorribile: offrire a tutti l’opportunità di guardare in tv la partita che interessa a pagamento. A un prezzo ragionevole, inferiore cioè al prezzo di un biglietto per lo stadio, e parametrato al valore della sfida offerta e all’orario in cui si disputa".